Nella classe terza della secondaria di primo grado si iniziano più decisamente studi di tipo disciplinare, anche per quanto riguarda le Scienze della Terra.Un insegnante di scienze esperto naturalista e una insegnante di matematica appassionata biologa hanno concordato e svolto insieme un percorso didattico-pratico sui costituenti fondamentali della crosta terrestre: minerali e rocce.Numerose le attività sperimentali svolte in classe: osservare, descrivere e identificare i campioni esaminati. Poi classificare, un’operazione essenziale per conoscere, acquisire un lessico specifico, misurare massa, volume e densità, riflettendo anche sulle leggi matematiche implicate.Un percorso vario e complesso, ma volutamente e saggiamente orientato a far sperimentare, in prima persona, la ricchezza del metodo sperimentale.



Nella nostra scuola, da molti anni, gli insegnanti di matematica e scienze mettono in comune il proprio lavoro per aiutarsi ad attuare una didattica che faccia sperimentare i metodi della scienza e risulti efficace per gli studenti.

In modo fortuito, e fortunato, nell’anno scolastico 2018-2019, due di noi sono stati assegnati a una stessa classe terza, Serena per matematica e Duccio per scienze. La consuetudine a lavorare insieme ha reso naturale coordinare gli argomenti man mano sviluppati e sostenerci nel lavoro pratico con gli studenti.



Ormai, nella terza classe, si introducono insegnamenti a carattere disciplinare e, all’inizio dell’anno, si trattava di impostare dei percorsi di Scienze della Terra.

Favoriti dalla disponibilità di campioni di rocce e minerali nel laboratorio della scuola, abbiamo scelto di costruire un percorso didattico-pratico che permettesse, ancora una volta, di fare esperienza del metodo scientifico.

In particolar modo abbiamo verificato come l’osservazione sia fondamentale non solo come punto di partenza per operazioni anche più complesse, per esempio classificare, ma soprattutto per tenere ancorati i ragazzi alla realtà naturale, condizione necessaria per vivere una reale esperienza di conoscenza.



I passi del lavoro

Il lavoro in classe è partito con l’osservazione di minerali e poi di rocce, alla scoperta di caratteristiche fisiche che potessero definirli e classificarli.

Per poter utilizzare in modo corretto tutti quei termini che servivano per la classificazione, i ragazzi hanno potuto rendersi conto dell’importanza di un lessico specifico.

In questa classe, inoltre, è stata data particolare attenzione al concetto di densità, proprietà fondamentale della materia, dedicando un approfondimento di carattere matematico.

Svolgendo alcuni esperimenti in compresenza tra matematica e scienze, abbiamo proposto misurazioni di massa e volume di diversi minerali di cui i ragazzi non conoscevano il nome, calcolando poi il rapporto tra le due grandezze, ossia la densità. Questo valore, ricercato all’interno di tabelle specifiche sulla densità di minerali, ci ha permesso di arrivare al nome del minerale stesso.

Così, in matematica è stato possibile approfondire il concetto di densità come grandezza che esprime una relazione di proporzionalità diretta.

Abbiamo impostato esperimenti di misurazione con cilindri di ferro di diversa massa e volume, riportato i valori in una tabella e calcolato la densità. I ragazzi hanno così scoperto che tale valore non variava e, attraverso il disegno di un grafico cartesiano, hanno scoperto anche come tale relazione corrisponda ad una linea retta passante per l’origine degli assi.

Durante lo svolgimento di questo percorso in classe, ci siamo resi conto di quanto l’esperienza compiuta si prestasse a essere riprodotta durante l’open day. Come esempio di lavoro pluridisciplinare tra matematica e scienze, ma soprattutto come riferimento alle azioni essenziali della ricerca sperimentale.

Fotostoria del percorso sperimentale riproposto

Abbiamo riproposto il percorso svolto in classe in una specie di mostra in cui però si procede seguendo un approccio sperimentale.

Come documentiamo attraverso la fotostoria che segue, i visitatori sono accompagnati dagli studenti lungo una serie di «banchi operativi», per osservare e analizzare dal vero un’ampia varietà di minerali e rocce. Accanto a ogni foto sono brevemente descritte le operazioni compiute (e riproposte) e i concetti acquisiti con quel passo di conoscenza.

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Serena Salvemini e Duccio Tampucci(Docenti di Matematica e Scienze presso la Scuola Secondaria di primo Grado “San Tommaso Moro” della Fondazione Grossman, Milano)Il percorso descritto in questo articolo è stato svolto nella classe terza C della Scuola Secondaria di primo grado “San Tommaso Moro” della Fondazione Grossman di Milano nell’anno scolastico 2018-2019. È stato presentato e condiviso nel Gruppo di Ricerca di Scienze dell’Associazione “Il Rischio Educativo” coordinato da Maria Elisa Bergamaschini e Maria Cristina Speciani.