Gli autori, studenti del liceo scientifico, presentano un lavoro sperimentale che ha ottenuto il secondo premio nell’edizione 2022 del concorso ScienzaAfirenze dal titolo “Le domande cruciali nel fare scienza. Fenomeni, indizi, esperimenti”

. L’argomento trattato prende in considerazione un settore della fisica molto innovativo: il caos deterministico. Gli studenti, dopo un approfondimento di tipo matematico, hanno operato con lo studio di alcuni oscillatori meccanici, evidenziando situazioni di caos. Questa attività sperimentale è stata svolta dagli autori mentre frequentavano la classe IV del liceo scientifico, in gruppo con Luca Acerbi e Alessandro Gaeta, studenti della classe V dell’istituto tecnico. Il lavoro è stato coordinato da Fabrizio Giannelli, docente di fisica. Alla fine dell’articolo è riportato il link al testo completo della tesina.



 

Nella maggior parte dei casi il liceo fornisce ai propri studenti tanti spunti interessanti, i quali solo raramente vengono approfonditi, soprattutto se si tratta di argomenti oggetto di ricerca. Per quanto riguarda la fisica, entrare più nello specifico degli argomenti studiati è ancora più difficile a causa del ridotto numero di ore a disposizione. Partecipare a iniziative quali ScienzAfirenze ci ha permesso di avvicinarci a questa materia e scoprire aspetti che, in classe, non avremmo potuto comprendere e apprezzare altrettanto.



Nelle due edizioni di ScienzAfirenze alle quali abbiamo partecipato, le proposte del nostro docente Fabrizio Giannelli ci hanno lasciato sorpresi e non poco. Trovarsi con delle basi di fisica e dover lavorare su ambiti totalmente al di fuori delle proprie conoscenze è stato quello che ha caratterizzato il nostro percorso durante entrambi gli anni. Proponendo un lavoro di confronto tra fenomeni elettrici e fenomeni idraulici in seconda e un ancor più complesso progetto sul caos deterministico in quarta, abbiamo riscontrato difficoltà di una certa rilevanza. Ciononostante, queste complessità ci hanno permesso di immedesimarci, seppure nel nostro piccolo, nel lavoro di un ricercatore che non demorde difronte a fenomeni sconosciuti o non pienamente compresi. Difficilmente accade di avere già tutte le risposte in mano, e questi progetti ne hanno aumentato la nostra consapevolezza, ma è proprio grazie a questo sforzo necessario per cercare delle soluzioni che abbiamo potenziato le nostre competenze in ambito della risoluzione di problemi, e non solo.



 

Che caos! L’argomento della tesina

Senza alcun timore, sapendo di poter fare affidamento sul nostro professore, ci siamo messi al lavoro per produrre due buone esperienze partendo da zero. Ci sono voluti prima di tutto la comprensione e lo studio teorico dell’argomento e, successivamente, molte ore di attività sperimentale, che nella maggior parte dei casi ci hanno lasciato delusi, non portando ad alcun risultato da noi atteso. Solo dopo molto tempo, necessario a prendere confidenza con gli apparati e con il fenomeno, i risultati hanno cominciato ad arrivare. Particolarmente significativa nel progetto relativo al caos è stata un’intuizione che abbiamo avuto durante una comune lezione in classe sui battimenti: grazie a questa idea siamo riusciti a comprendere un aspetto prima trascurato del fenomeno e, quindi, a trovare una relazione tra i dati ottenuti sperimentalmente col nostro oscillatore meccanico.

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Alessandro Barbaglio e Elisa Ferrari
(studenti della classe 5T del Liceo Scientifico OSA “A. Cesaris” di Casalpusterlengo)

 

© Pubblicato sul n° 84 di Emmeciquadro

 

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