In occasione del bicentenario della scoperta dell’effetto termoelettrico ad opera di Thomas Johan Seebeck nel 1821, l’Associazione Italiana di Termoelettricità (AIT) ha bandito un concorso rivolto a studenti di liceo artistico per la creazione del logo che ha contraddistinto le molteplici iniziative organizzate nel corso del 2021: progetti, workshop, conferenze pluridisciplinari, incontri di formazione tecnico scientifica. L’autore presenta questa iniziativa e racconta come si è svolta la realizzazione del logo da parte degli studenti vincitori
Lisa Alocci, Nicholas Galleano, Luca Sforzini.
L’Associazione Italiana di Termoelettricità – AIT ha come scopo fondamentale il potenziamento dell’aggregazione dei numerosi gruppi di ricerca che si stanno occupando di termoelettricità, al fine di sostenere con maggiore efficacia il ruolo della ricerca italiana in contesti nazionali e internazionali. AIT accoglie in sé competenze interdisciplinari che vanno dalla chimica alla scienza dei materiali, dalla fisica all’ingegneria: le loro interazioni risultano indispensabili per lo sviluppo di un network in grado di rispondere alle richieste degli interlocutori del mondo industriale e di formare una filiera completa nello sviluppo di ricerche di frontiera. Le attività spaziano dalla ricerca di base allo sviluppo di materiali innovativi, dalla realizzazione di prototipi applicativi alla applicabilità commerciale degli stessi.
In occasione del bicentenario della scoperta dell’effetto termoelettrico avvenuta il 16 agosto 1821 da parte del fisico estone Thomas Johann Seebeck (1770-1831), AIT ha iniziato a proporre numerose attività a livello nazionale e internazionale: seminari, workshop, eventi di divulgazione e incontri di formazione tecnica. Nell’ambito di questa serie di proposte, Dario Narducci, presidente di AIT e chi scrive, docente di chimica presso il Liceo Artistico “Klee-Barabino” di Genova e membro del board di AIT, hanno progettato una collaborazione tra i due enti mirata alla divulgazione della termoelettricità e alla realizzazione del logo che accompagnerà tutti gli eventi previsti.
Dal punto di vista didattico, le linee guida seguite per la realizzazione di questo progetto sono incentrate su tre aspetti fondamentali: la disseminazione dell’importanza della termoelettricità nel contesto della ricerca sulla green energy, l’applicazione delle conoscenze e delle competenze acquisite in termini di realizzazione di progetti grafici a uso pubblicitario-commerciale, la concretizzazione di attività interdisciplinari tra le aree tecnico-scientifiche, artistiche e umanistiche.
Il progetto ha visto come target preferenziale le classi del triennio di tutti gli indirizzi presenti nel Liceo Artistico “Klee-Barabino”.
Questa scuola nasce come Civico Liceo Artistico “Nicolò Barabino” nel 1932. In quell’anno, ricorrenza centenaria della nascita del pittore, l’Amministrazione Comunale pose alle dipendenze dell’allora Ufficio Civico di Belle Arti e Storia una scuola che già dal 1927 aveva organizzato i suoi corsi regolari. Da allora molte sono state le tappe che hanno portato alla struttura odierna. Nel 1981, sempre a Genova, il “Paul Klee” è stato il primo Liceo Artistico d’Italia ad attivare dei Corsi Sperimentali che hanno introdotto materie nuove come: Beni Culturali, Comunicazione Visiva, Design, Filosofia e una lingua straniera.
Il Liceo Artistico “Klee-Barabino” oggi è il frutto dell’aggregazione di queste due realtà appartenenti a pieno titolo alla storia della formazione scolastica e della vita culturale e artistica di Genova.
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Riccardo Carlini (Docente di chimica presso il Liceo Artistico Statale “Klee-Barabino”, di Genova, membro del board della AIT)