Un percorso didattico «sorprendente». In una scuola a indirizzo specialistico, per la formazione di tecnici agrari, la collaborazione tra docenti dell’area letteraria e docenti dell’area tecnica conduce a studiare l’evoluzione del «giardino» nella storia e a «costruire» un parco didattico che renda visibili i mutamenti del paesaggio secondo i diversi canoni prevalenti nei periodi in esame.
Un lavoro ad ampio respiro che rende sperimentabile la relazione uomo-natura e sostiene la formazione anche di studenti in difficoltà.
L’Istituto Bernardo Marsano in Genova Sant’Ilario sin dal 1882, anno della sua fondazione, rappresenta un importante parco didattico che, mantenendosi al passo con i tempi, ha mantenuto le sue caratteristiche innovative. Nell’anno scolastico 2007-2008, a integrazione degli aspetti agronomici in senso stretto, è stato messo a punto un progetto poliennale per la realizzazione di un percorso didattico che illustrasse l’evoluzione del giardino nella storia in linea con quanto auspicato dalla Carta dei Giardini Storici di Firenze e dall’articolo 6 della Convenzione Europea del Paesaggio, firmata a Firenze nel 2000 e ratificata dall’Italia nel 2006.
Il progetto, denominato Parco didattico del giardino storico, si proponeva l’acquisizione delle conoscenze necessarie alla salvaguardia del patrimonio dei giardini storici attraverso la capacità di riconoscere lo stile di un giardino. Questo primo obiettivo è stato rivolto agli studenti che frequentavano l’Istituto, ma anche agli allievi delle altre scuole e a tutti i cittadini.
Grazie al progetto, l’Istituto Marsano è stato inserito nell’elenco delle scuole UNESCO e, nel 2013, la Fondazione Spadolini Nuova Antologia ritenendo «meritevole l’iniziativa per la completa integrazione dell’attività di formazione con il territorio, la tradizione e la cultura locale», ha conferito all’Istituto la Medaglia Spadolini con la seguente motivazione: «in considerazione del particolare impegno profuso nella formazione delle nuove generazioni attraverso la trasmissione dei saperi tradizionali e delle iniziative in agricoltura, con lo scopo di diffondere attraverso i giovani studenti dell’Istituto, la cultura del concetto olistico di paesaggio e le tecniche di agricoltura sostenibile».
Per gli allievi del Marsano attraverso il progetto del parco didattico è stato possibile acquisire la capacità di progettare in piccoli spazi (ricavati recuperando aree non più coltivate) e di realizzare i progetti ottenendo competenze fondamentali anche per l’interazione con altre professionalità.
Il lavoro svolto è partito dalla ricerca storica attraverso fonti letterarie e iconografiche, per affrontare in seguito le analisi preliminari relative alle aree di progetto e il disegno fino alla realizzazione pratica.
La progettazione e la realizzazione delle aree tematiche che ripercorrono la storia del giardino hanno avuto come obiettivo l’acquisizione di una consapevolezza tale da permettere una corretta gestione del patrimonio culturale e il rispetto degli equilibri ambientali proponendosi altresì di migliorare il senso di identità e il benessere in luogo degli studenti, di aumentare l’empowerment e di consolidare il gruppo classe.
Altrettanto importanti sono stati gli aspetti formativi: essere protagonisti nella progettazione ha trasmesso agli studenti il «senso di appartenenza», cioè la consapevolezza di partecipare a una comunità locale (in questo caso la comunità scolastica) in cui operare mettendo a disposizione contributi positivi. Accade infatti che il mancato coinvolgimento nei processi decisionali determini la sensazione di «estraniamento» con conseguente deresponsabilizzazione.
L’integrazione tra discipline per un’esperienza culturale unitaria
«La partecipazione passa attraverso la percezione, l’attribuzione di un valore, fino ad arrivare alla formazione dei propri ambienti di vita e dei propri paesaggi.» (Gerardo Brancucci, in: AA. VV., Politiche europee per il paesaggio: proposte operative, Gangemi, Roma 2007).
Le motivazioni che hanno indotto il Consiglio di Classe all’elaborazione del progetto sono rappresentate dalla consapevolezza che l’integrazione tra discipline umanistiche e tecnico-scientifiche sia un valore di fondamentale importanza nei processi formativi e la convinzione che l’apprendimento si può rafforzare con successo attraverso l’esperienza.
Vai al PDF dell’intero articolo
Angela Comenale Pinto
(Agronomo e Architetto del Paesaggio, già Docente di Scienze Agrarie presso l’I.I.S. Bernardo Marsano di Genova S. Ilario)
© Pubblicato sul n° 85 di Emmeciquadro