Nel numero scorso di questa rivista l’autrice, nota ai lettori per la lunga esperienza di ricerca didattica, ha illustrato i passi di un percorso di botanica svolto «a distanza» durante l’emergenza da Coronavirus. Sulla scia di quel contributo e in occasione del recente premio CSciTeach (Chartered Science Professor) conferitole dalla Royal Society di Londra, le abbiamo chiesto di approfondire la sua riflessione sul significato innovativo e sulla valenza formativa che può avere una strategia didattica come la STEM e la PCTO. Per affermare che l’innovazione alla scuola superiore chiede al docente un grande rigore nello scandire i passi del lavoro proposto, nello scegliere le fonti, nell’accompagnare l’apprendimento degli studenti. E dà buoni risultati quando i giovani sono motivati e collaborano al lavoro da protagonisti.



 

Da più di venti anni ideo e realizzo differenti e originali progetti di neuroscienze (brain science) per studenti di liceo scientifico e per insegnanti, percorsi didattici innovativi, aggiornati e rimodulati nel tempo nei contenuti e utilizzando nuovi approcci e metodologie come IBSE (Inquired Based Science Education) nell’ambito delle discipline STEM (Science Technology Engineering Mathematics). La possibilità di insegnare con continuità agli stessi giovani nei differenti anni mi ha consentito di ricercare, programmare e progettare in modo creativo e di ottenere risultati superiori alle attese per l’ottimo coinvolgimento e l’elevata qualità del lavoro realizzato sia singolarmente che in piccoli gruppi dagli studenti dei diversi anni del corso di studi.



Gli ultimi progetti che ho ideato, History and STEM Evolution of Neuroscience in modern High School, realizzati grazie anche alle esperienze internazionali che ho maturato negli anni precedenti, sono stati da me presentati a New York, nell’ambito della Dana Brain Awareness Week 2020 e 2021. Anche questi progetti si basano sulla convinzione che le brain science rappresentino una opportunità di studio, ricerca, approfondimento e formazione nella scuola liceale. Un compito formativo che è stato per me molto impegnativo e complesso, ma di elevata soddisfazione umana e culturale, anche per l’opportunità di presentazione e di confronto in contesti internazionali di alto livello.



Durante la Conferenza Internazionale New Perspectives in Science Education, svoltasi in digitale a causa della emergenza Covid nel Marzo 2021, ho relazionato e confrontato alcuni aspetti del progetto nell’ottica dell’alternanza scuola-lavoro (ASL), oggi identificata con la sigla PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento).

 

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Marina Minoli

(Biologa dell’Ordine Nazionale, Fellow e CsciTeach della Royal Society of Biology di Londra)

 

 

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