Il metodo del «fare scienza» a scuola colloca qualsiasi attività di incontro con il mondo della Natura in un progetto di conoscenza in cui i bambini sono protagonisti. Nella classe prima della scuola primaria la scoperta di come sono fatte e come funzionano le «cose» diventa esperienza attraverso azioni significative come osservare, registrare, raccontare. Con un linguaggio semplice rispettando la capacità di comprensione del bambino, ma tenendo vivo il desiderio di «guardare il reale» così com’è.



 

L’articolo che segue descrive un percorso, sviluppato nell’anno scolastico 2022-2023 nelle classi prime della Scuola Primaria “Il seme” di Castione Marchesi – Fidenza, che ha coinvolto i bambini seppur piccoli in un’esperienza fortemente educativa.

La curiosità degli alunni ha attivato un atteggiamento di ricerca in cui si intrecciavano in modo ciclico: attesa, stupore, domande, esperimenti, conoscenza.



Come richiamato anche nelle Indicazioni Nazionali del 2012: «[…] L’osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca dovrebbero caratterizzare anche un efficace insegnamento delle scienze e dovrebbero essere attuati attraverso un coinvolgimento diretto degli alunni incoraggiandoli […] a porre domande sui fenomeni e le cose, a progettare esperimenti/esplorazioni seguendo ipotesi di lavoro […]» (IINN, 2012, pagina 54)

 

Da dove siamo partiti?

Già a partire dalla classe prima ci siamo posti tra gli obiettivi principali quello di condurre i bambini a cogliere e comprendere la differenza tra viventi e non viventi.



Nella prima parte dell’anno i bambini hanno seguito i cambiamenti sia delle piante di fagioli coltivate in aula sia quelli stagionali del giardino della scuola, fin quando, il 3 marzo, un alunno ha portato in classe una piccola scatola contenente 7 bruchi di bombici del gelso (Bombyx mori o baco da seta). [Bruco è il nome comune della larva, forma giovanile dei Lepidotteri, che subisce diverse trasformazioni e diventa farfalla. N.d.r.]

L’imprevisto ha portato a un cambiamento nella programmazione di scienze; infatti, si è scelto di valorizzare il dono fatto da questo alunno affinché diventasse un’occasione di conoscenza per tutti: guardare con attenzione la vita dei bruchi è stata l’occasione per cominciare a scoprire le meravigliose trasformazioni che avvengono nei viventi.

I bambini sono stati i veri protagonisti della nostra esperienza. Ovviamente, essendo all’inizio del percorso scolastico, non potevamo pensare di trattare l’argomento in modo esauriente, dovevamo rispettare la capacità di comprensione dei bambini rimandando agli anni successivi i dettagli sui cambiamenti che avvengono durante la vita dei bruchi.

 

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Elena Gallicani
(Docente presso la scuola Primaria “Il Seme” di Castione Marchesi – Fidenza, corso B)

L’attività descritta è stata svolta nell’anno scolastico 2022-2023, nelle classi prima A e prima B della Scuola Primaria “Il seme” di Castione Marchesi – Fidenza.

 

© Rivista Emmeciquadro

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