Lo stato di salute dei ghiacciai sembra essere sempre più precario. Secondo uno studio pubblicato su “Nature” la calotta glaciale potrebbe subire “perdite massicce” se il riscaldamento globale dovesse superare i +2°C. La calotta di ghiaccio che ricopre la Groenlandia contiene una quantità di acqua dolce ghiacciata sufficiente a innalzare il livello degli oceani del mondo. In vent’anni, ha già perso 4.700 miliardi di tonnellate a causa del riscaldamento globale.
La nuova pubblicazione sulla rivista scientifica ha esaminato la potenziale evoluzione dei ghiacci della Groenlandia nei prossimi secoli e millenni. Il team internazionale di ricercatori guidato da Nils Bochow, del Dipartimento di Matematica e Statistica dell’Università Artica della Norvegia ha constatato che lo scioglimento dei ghiacci dell’isola, principale fattore di innalzamento del livello dei mari sulla terraferma, ha già causato un aumento di 25 millimetri nel corso del secolo. E questo innalzamento potrebbe aumentare anche fino a 18 centimetri entro la fine del secolo se non si interviene sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
COSA DICE NUOVO STUDIO SU SCIOGLIMENTO GHIACCIAI
Gli scienziati che hanno partecipato allo studio hanno spiegato che stanno cercando di fare delle simulazioni a computer sugli scenari futuri. Hanno così potuto verificare cosa accadrebbe se la temperatura cominciasse a scendere più o meno rapidamente dopo il 2100, in altre parole in centinaia, migliaia o decine di migliaia di anni. Gli scienziati al riguardo hanno tratto diverse conclusioni da questi modelli.
In primo luogo, è probabile una “perdita massiccia” della calotta glaciale se la temperatura raggiunge una soglia compresa tra 1,7°C e 2,3°C nel 2100 senza poi diminuire. E se dovessimo raggiungere i +6,5°C entro la fine del secolo senza alcuna diminuzione delle temperature tutti i ghiacci scomparirebbero nell’arco di 2.000-5.000 anni, senza contare l’impatto diretto sugli ecosistemi e sulle popolazioni costiere. Tuttavia è stato anche dimostrato che la perdita di massa della calotta glaciale non è irreversibile, come ha osservato anche il glaciologo Aurélien Quiquet, ricercatore del CNRS presso il Laboratoire des sciences du climat et l’environnementLa stabilità della calotta di ghiaccio dipende sia dall’entità che dalla durata del riscaldamento globale. Più il clima si riscalda, più velocemente dovrà raffreddarsi, sebbene questo non avvenga così facilmente. Inoltre, altri componenti del sistema terrestre, come la circolazione atmosferica delle correnti oceaniche, non inclusi nello studio, molto probabilmente cambieranno nell’arco del tempo. Per cui anche questi fattori possono influenzare la stabilità della calotta di ghiaccio.