Uno sciopero dei mezzi si svolgerà il 18 luglio 2024 e prevederà la stop di bus, metro e tram in tutta Italia per circa 4 ore. È possibile che a prendervi parte saranno anche i treni regionali, ma questo aspetto è ancora in via di definizione. Ad annunciare l’iniziativa, come riportato da Adnkronos, sono state le organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl autoferrotranvieri-internavigatori, ovvero la Uiltrasporti, la Fit Cisl e la Filt Cgil . Le ragioni sono ancora una volta da ricondurre al fatto che le esigenze di lavoratori e lavoratrici non vengono ancora ritenute rispettate sotto diversi aspetti, dalle retribuzioni alle condizioni di impiego.



Alla base della decisione c’è però il fatto che nel corso della trattativa per il rinnovo del contratto del Tpl “la parte datoriale ha presentato proposte inaccettabili” e si è resa indisponibile a “rinnovare il Ccnl (che è scaduto nel dicembre 2023, ndr) con un incremento economico in linea con l’aumento dell’inflazione”, da qui deriverebbero i numerosi problemi per cui i lavoratori hanno deciso di fermarsi.



Sciopero 18 luglio 2024, le organizzazioni sindacali indicono lo stop per il rinnovo del Ccnl

Il coro è unanime. “Maggiore sicurezza, migliore conciliazione dei tempi di vita e lavoro, retribuzioni adeguate non sono capricci ma giuste rivendicazioni”, ha scritto in una nota la Uiltrasporti riguardo lo sciopero 18 luglio 2024. La valenza del rinnovo del Ccnl, con un conseguente miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative che salariali, è ritenuta cruciale dalle organizzazioni sindacali e a parlarne è stata anche la Fit-Cisl.

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