Mentre lo sciopero Atm e di tutti i mezzi di trasporto in Lombardia sta per porre fine (a Milano di sicuro ritorna alla normalità dalle 12.45 in poi, le altre città lombarde hanno orari diversi a seconda delle aziende del trasporto pubblico locale) ai disagi per i pendolari, occorre osservare quanto avviene anche sul fronte dei treni dove per fortuna Trenord non è risultata coinvolta nello sciopero regionale, una sola settimana dopo quello che invece aveva visto un’adesione altissima degli scioperanti (era venerdì scorso, ndr). Sono previsti, per contrastare lo sciopero nelle linee Ferrovienord, autobus sostitutivi “no-stop” saranno istituiti limitatamente per i soli collegamenti aeroportuali di “Milano Cadorna – Malpensa Aeroporto” e “Malpensa Aeroporto – Busto Arsizio” in caso di non effettuazione dei treni. Da Milano Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1.
ATM, FUNZIONA SOLO LA M1
E’ iniziato lo sciopero dell’Atm a Milano e non solo. Per oggi, giovedì 13 giugno, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, hanno indetto un’agitazione del personale viaggiante e di esercizio, sia di superficie quanto della metropolitana, dalle ore 8:45 alle 12:45. In base a quanto comunicato dalla stessa azienda di trasporti meneghina, subito dopo l’avvio dello sciopero si sono fermate tre linee, precisamente i treni della M2, della M3 e infine della M5. La M1, la rossa, a differenza invece della lilla, della gialla e della verde, sta proseguendo regolarmente la sua circolazione. L’azienda Atm segnala disagi anche per i mezzi pubblici di superficie, con possibili ritardi per traffico intenso. Per quanto riguarda i mezzi di Agi, ha fatto sapere l’azienda meneghina: «potranno subire ritardi e cancellazioni le linee 201, 220, 222, 230, 328, 423, 431, 433 e Callbus, mentre saranno garantite le corse in partenza dai capolinea dall’inizio del servizio alle 8:29 e dalle 12:30 a fine servizio». I bus Star si fermeranno fino alle 12:45, infine le linee Net sono a rischio fino alle 11:50. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SCIOPERO ATM MILANO, OGGI 13 GIUGNO
Nuovo sciopero dei trasporti ATM previsto quest’oggi, giovedì 13 giugno 2019, in Lombardia e a Milano. Possibili disagi nel capoluogo lombardo dopo quanto accaduto già venerdì scorso, e oggi si replica con quattro ore di agitazione, precisamente fra pochi minuti, dalle ore 8:45, fino alle 12:45. Bus, tram, e metro potrebbero così subire ritardi, o peggio ancora, vere e proprie cancellazioni. Ma attenzione, perché i dipendenti dei trasporti pubblici sciopereranno anche in altre province lombarde, con orari differenti. Nell’area di Bergamo, come riferito dal sito della Cisl, stop dalle ore 9:15 alle ore 12:30; nel bresciano, invece, tra le 9:40 e le 13:40, mentre nel comasco fra le 10 e le 14. Sono due le fasce a Cremona, 8:30-12:30 e 17-21, mentre a Lecco dalle 8:30 alle 12:00. A Lodi, invece, mezzi pubblici fermi dalle 8 alle 12:30, mentre a Mantova dalle ore 9 alle 12. Nel pavese, due diverse agitazioni, leggasi dalle ore 8:30 alle 12:30 per le Autoguidovie, e dalle 9 alle 13 per le linee Vigevano, Pmt e Sapo. A Sondrio si sciopererà in serata, dalle 16:30 alle 20:30, mentre a Ticino Olona dalle 8:30 alle 12:30. Infine, in Valcamonica, stop alla circolazione dei trasporti fra le 9 e le 13, mentre a Varese previste tre diverse fasce di agitazione: 8.15-12.15; 8.30-12 e 8.45-12.15. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SCIOPERO ATM OGGI 13 GIUGNO
Per la giornata di giovedì 13 giugno il servizio dei trasporti pubblici in Lombardia sarà messo a dura prova: lo sciopero regionale di mezzi, treni, bus e metro indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti rischia di mettere in ginocchio la regione più “in movimento” d’Italia, una sola settimana dopo il già devastante sciopero Trenord con una adesione dell’80% mutuata dai macchinisti e dal personale di servizio a bordo. Milano sarà la città più colpita con lo sciopero dei treni regionali, delle metro, dei tram e dei bus per la mattina dalle 8.45 fino alle 12.45, con l’agitazione Atm che interesserà sia il personale viaggiante e di esercizio sia per i traporti sotterranei che per quelli di superficie. Coinvolte anche le principali sigle del trasporto pubblico locale anche nelle altre città lombarde: citiamo su tutte Como, dove lo sciopero del personale viaggiante della funicolare di Como-Brunate è prevista dalle 8.45 alle 12.45 e Monza, con le linee gestite da Nord Est Trasporti che vedranno uno sciopero dalle 9 alle ore 11.50; per il servizio extraurbano, l’agitazione è prevista dalle 8.45 alle 12.45. Sempre a Milano ma con le linee Star, l’agitazione sarà tra le 8:45 e le ore 12:45.
SCIOPERO TRASPORTI IN LOMBARDIA: LE MOTIVAZIONI
In sciopero ci saranno anche alcune linee dei treni regionali di tutta la Lombardia: come ben spiegato dalla nota di Trenord – che non è coinvolta direttamente nel maxi sciopero del trasporto pubblico regionale – l’agitazione è prevista dalle 9 alle 13, al quale potrà aderire il solo personale appartenente al gestore della linea Ferrovienord. Per questo motivo, i treni regionali e suburbani gestiti da Ferrorienord potranno subire ritardi e variazioni; sono coinvolti anche i collegamenti aeroportuali “Milano Cadorna/Milano Centrale/Milano P.ta Garibaldi – Malpensa Aeroporto” e “Malpensa Aeroporto – Bellinzona”. Altre possibili ripercussioni potrebbero subirle le linee “S1” Saronno – Milano Passante – Lodi; “S2” Mariano C. – Milano Passante – Milano Rogoredo; “S9” Saronno – Seregno – Milano – Albairate; “S13” Milano Bovisa – Pavia. Le fasce di garanzia non sono coinvolte. I sindacati che hanno indetto lo sciopero che da Atm Milano per tutta la Lombardia renderà un “giovedì nero” la giornata di domani hanno poi reso noto le motivazioni della agitazione di giornata: «condizione di grave incertezza circa le risorse da destinare al settore del Trasporto pubblico locale a seguito del congelamento dei finanziamenti nazionali al comparto operato con Legge di Bilancio 2019 e per la mancanza di garanzie circa la clausola di salvaguardia occupazionale e di mantenimento dell’attuale qualità del servizio agli utenti garantito attraverso la contrattazione di secondo livello».