Stella Jean, a capo del collettivo di designer “Wami” (We are made in Italy), ha annunciato lo sciopero della fame e la mancata adesione alla Milano Fashion Week per protestare contro la presunta scarsa inclusività dimostrata dalla Camera della Moda Italiana. È accaduto tutto proprio mentre a Palazzo Reale, a Milano, andava in scena quest’oggi la presentazione ufficiale della prossima settimana della moda all’ombra del Duomo, con il presidente della Cnmi, Carlo Capasa, intento a illustrare il programma della kermesse che si svolgerà dal 21 al 27 febbraio 2023.



È stato in quel preciso istante che Stella Jean, designer italo-haitiana, ha preso la parola, asserendo – come riportato dall’agenzia di stampa nazionale ANSA – quanto segue: Nessuna promessa fatta dal presidente della Camera della Moda Italiana è stata mantenuta. Finché non verrà data un’opportunità al collettivo Wami e le minoranze non verranno messe al riparo, continuerò lo sciopero della fame che ho iniziato oggi”.



STELLA JEAN ANNUNCIA SCIOPERO DELLA FAME PER PROTESTARE CONTRO LA CAMERA DELLA MODA ITALIANA

Nel prosieguo del suo discorso, Stella Jean ha posto l’accento sul fatto che, a suo dire, la Camera della Moda Italiana avrebbe “ridotto significativamente” il sostegno a “Wami”, We are Made in Italy, rendendone impossibile la partecipazione alla Milano Fashion Week 2023. “Eravamo in apertura del calendario delle sfilate di febbraio, ma ci siamo dovuti ritirare, perché come paghiamo le collezioni se i ragazzi non hanno i mezzi?”, ha lamentato la stilista in sciopero della fame.



L’ANSA riporta che il presidente Capasa ha replicato alla designer, asserendo che la Camera ha supportato Wami per 2 anni, vale a dire per quattro stagioni: Quello che potevamo fare lo abbiamo fatto – ha detto –. Per questa fashion week ci era stato chiesto uno spazio per Wami e Stella Jean e lo abbiamo trovato, ora entrambi gli slot sono rimasti vuoti. Quello che abbiamo promesso lo abbiamo fatto, non possiamo trasformarci in imprenditori”.