Nella giornata di oggi, mercoledì 13 marzo 2024, il sindacato di base Usb trasporti ha annunciato uno sciopero dei manutentori delle ferrovie, fine a chiedere maggiori tutele per i lavoratori che effettuano manutenzioni per RFI. Tema caldo già da anni, ma che dallo scorso 31 agosto, dopo la strage ferroviaria di Brandizzo durante una manutenzione notturna, è diventato ancora più importante, portando a numerose mobilitazioni settoriali in tutta Italia.
Lo sciopero delle ferrovie di oggi, dunque, riapre la stagione di agitazioni per chiedere maggiori tutele per la sicurezza dei lavoratori, che si credeva definitivamente chiusa il 10 gennaio con la firma da parte di RFI e diversi sigle sindacali del nuovo accordo nazionale di settore. Un documento, tuttavia, secondo Usb trasporti che afferma “da un lato, una visione della garanzia di sicurezza, in ogni azione produttiva della società, attraverso norme e procedure “inderogabili”, dall’altro, una dei comportamenti individuali indicati come possibile incrinatura di quella perfezione organizzativa”. Dualità, sottolinea Usb in una nota annunciando lo sciopero delle ferrovie di oggi, “contraddizione con la dichiarata garanzia di controllo esercitata da RFI“, dato che fino ad ora non è servita “ad evitare i molteplici infortuni gravi, gravissimi e mortali sui cantieri della manutenzione infrastrutture”.
Sciopero ferrovie di oggi: le rivendicazioni chieste da Usb trasporti
Lo sciopero delle ferrovie di oggi, annuncia Usb, consisterà in una mobilitazione degli addetti alla manutenzione ferroviaria che si riuniranno a Roma, per manifestare sotto il palazzo delle ferrovie in piazza della Croce rosse. L’oggetto della manifestazione sarà quello al centro di tutte le rivendicazioni indette fino ad oggi, ovvero nuove trattative per i CCNL, oltre a maggiori tutele per la sicurezza sul lavoro che non siano, come il documento del 10 gennaio, fini solo ad “evitare sistematicamente conseguenze penali per i responsabili apicali delle aziende coinvolte”.
Al centro dello sciopero di oggi, riferisce la nota di Usb trasporti, ci sono soprattutto cinque richieste definite dai sindacalisti come “condizioni base per un effettivo tentativo di ricostruzione del potenziale industriale di RFI”. Si tratta di “piena occupazione e riduzione dell’orario di lavoro”, ma anche “incrementi economici di base, per mansioni e competenze professionali”, poi “valorizzazione complessiva delle attuali figure professionali”, e ancora “maggiori tutele sul lavoro notturno” e “maggiori riposi di maggiore qualità”.