SCIOPERO GENERALE 29 NOVEMBRE 2024 PRECETTATO

È caos attorno allo sciopero generale 29 novembre 2024, perché il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha deciso di precettarlo e i sindacati hanno annunciato di voler procedere con l’impugnazione. La precettazione riguarda almeno il settore dei trasporti: il ministro ha spiegato di essere intervenuto per ridurre lo sciopero a 4 ore per evitare che gli italiani vivessero un altro venerdì caotico. Nel video in cui ha annunciato la sua decisione, il leader della Lega ne ha anche per Maurizio Landini, perché per il leader della Cgil starebbe limitando il diritto di sciopero, eppure negli ultimi due anni di governo sono stati effettuati ben 949 scioperi nel nostro Paese.



Come va rispettato il diritto allo sciopero, per Salvini va anche garantito quello al lavoro. Il ministro aveva mandato una lettera ai sindacati per invitarli per un confronto al fine di ridurre lo sciopero a 4 ore, ma è durato solo un quarto d’ora, in virtù della distanza delle parti. Quindi, Salvini ha deciso di procedere con la precettazione. Bombardieri della Uil ha già fatto sapere che la impugnerà e, quindi, si rivolgerà alla magistratura, come prevedono le regole. Ma c’è anche una critica interna ai sindacati, con Luigi Sbarra della Cisl che vorrebbe una spinta alla contrattazione ed è contrario all’uso compulsivo degli scioperi.



SCIOPERO GENERALE 29 NOVEMBRE 2024, COSA SUCCEDE ORA

Non è chiaro al momento cosa ne sarà dello sciopero generale 29 novembre 2024, anche perché è in corso la battaglia tra il ministero e i sindacati. Cgil e Uil nella mattinata avevano confermato la mobilitazione di 8 ore dei trasporti nell’ambito dello sciopero generale contro la Manovra. La Commissione di garanzia sugli scioperi e il Mit avevano chiesto la riduzione della durata a 4 ore, quindi il ministro Salvini ha convocato i sindacati al dicastero nel pomeriggio proprio per ridurre la durata dello sciopero.

Attualmente, salvo un’interpretazione diversa del Tar, che può fermare il provvedimento di precettazione, lo sciopero generale 29 novembre 2024 è ridotto a 4 ore rispetto alle 8 annunciate dai sindacati, che avevano già escluso il trasporto ferroviario, cioè i treni.



PRECETTAZIONE E IMPUGNAZIONE AL TAR, COME FUNZIONANO

La precettazione è un provvedimento amministrativo straordinario con cui il ministero stabilisce la fine di uno sciopero ed è prevista se si riscontra il rischio di un pregiudizio grave e imminente ai diritti dei cittadini per l’interruzione o alterazione dei servizi. Lo sciopero può causare fastidio agli utenti, ma non deve pregiudicare in maniera intollerabile l’esercizio dei loro diritti. L’ordinanza va adottata su richiesta della Commissione di garanzia per gli scioperi o, se urgente, d’ufficio da un organo che ha potere esecutivo, come il premier o un ministro da lui delegato, in questo caso Matteo Salvini nel caso dello sciopero generale 29 novembre 2024, se il conflitto ha rilevanza nazionale, o in altri casi dal prefetto.

La precettazione può essere contestata tramite un’impugnazione al Tar, entro un breve termine, ma non viene sospesa l’immediata esecutività del provvedimento. Il Tar, in caso di motivi fondati, dopo aver acquisito le deduzioni delle parti, può sospendere il provvedimento impugnato anche solo nella parte in cui eccede l’esigenza di salvaguardia dei diritti che rischiano di essere pregiudicati.