SCIOPERO GENERALE 29 NOVEMBRE 2024 CONTRO MANOVRA

Lo sciopero generale 29 novembre 2024 proclamato per il terzo anno di fila da Cgil e Uil è un nuovo motivo di scontri tra il governo e i sindacati, fatta eccezione per Cisl che invece ha deciso di dissociarsi perché il suo giudizio sulla legge di Bilancio è positivo. Infatti, è su questo che verte la protesta: questo è il terzo anno di fila in cui viene proclamata una protesta contro la manovra del governo Meloni. Stavolta è stato fissato a venerdì 29 novembre e durerà tutta la giornata, hanno spiegato Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, rispettivamente segretario generale della Cgil e della Uil.



L’obiettivo dei sindacati è spingere l’esecutivo ad apportare delle modifiche alla legge di Bilancio, ritenuta inadatta alla risoluzione dei problemi. Ci saranno anche manifestazioni a livello locale, quindi territoriali. Il tentativo del governo di convocare i sindacati il 4 novembre non è servito a scongiurare lo sciopero, anche perché, come evidenziato da Landini, la convocazione giunge “a cose già fatte“. Invece, Bombardieri si è mostrato più disponibile, infatti si è detto pronto a rivedere lo sciopero, ma se il governo accettasse le sue proposte, circostanza che appare improbabile.



SCONTRO TRA SALVINI E BOMBARDIERI SULLO SCIOPERO GENERALE 29 NOVEMBRE 2024

Non sono mancati scontri tra gli stessi sindacati. Ad esempio, Luigi Sbarra della Cisl si è scagliato contro Maurizio Landini, consigliandogli “vivamente di rivestire i panni del sindacalista e di smettere di fare da traino all’opposizione politica“. Al fianco della Cisl c’è Forza Italia, che dà ragione a Sbarra, mentre attacca Landini, accusato da Isabella De Monte di essere “sempre meno un sindacalista e sempre più un uomo di partito“. Sul tema è intervenuta la Lega, che in un comunicato attacca Cgil e Uil, definiti “due sindacati di estrema sinistra” che hanno deciso di proclamare uno sciopero contro l’aumento dello stipendio per 14 milioni di dipendenti che hanno un reddito fino 40mila euro. “Ridicoli“, dichiara la Lega.



Critiche arrivano anche dalla sinistra stessa, basti pensare all’Unione sindacale di base (Usb), secondo cui i due sindacati firmano accordi e contratti che aggravano le condizioni di lavoro e non consentono di rimediare alla perdita di potere d’acquisto, ma Usb sciopererà il 13 dicembre. La risposta di Bombardieri è arrivata tramite i microfoni di Tagadà: “Ha mancato di rispetto non a noi ma ai lavoratori che scioperano, molti lo hanno anche votato. È il vicepresidente del consiglio di tutti, anche di chi fa sciopero“, ha dichiarato il segretario generale della Uil, il quale ha rivendicato la tradizione socialista da cui proviene.