SCIOPERO GENERALE OGGI 21 APRILE 2023: STOP AEREI E MEZZI (NO TRENI)

Forti disagi in vista in tutta Italia per lo sciopero generale indetto dalla piattaforma sindacale CUB (Confederazione Unitaria di Base) oggi venerdì 21 aprile 2023: settori pubblici, privati e mezzi di trasporto, ad esclusione dei treni che restano attivi tanto a livello nazionale quanto regionale. Dopo lo sciopero già indetto lo scorso 14 aprile tornano ad essere in crisi i trasporti in larga parte del Paese, appunto escluso l’area ferroviaria: aerei, mezzi pubblici (metro, bus, tram) e pullman di linea si fermano, con le consuete fasce di garanzia che tra l’inizio del servizio e le 8.30 – e tra le 17 e le 20 – permetteranno a pendolari e studenti di potersi muovere (a fatica) sull’area nazionale.



Al momento non è previsto lo sciopero del trasporto pubblico locale a Roma, Milano e Napoli, in particolare sotto la Madonnina lo sciopero è stato precettato in quanto in corso la settimana del Salone del Mobile: disagi per lo sciopero CUB si registrano invece in altre città come Firenze, Reggio Emilia, Bologna e nel Sud. I disagi maggiori si hanno però nel settore aereo dove diversi aerei sono stati cancellati o ritardano di ore: i passeggeri possono consultare il sito dell’Ente nazionale per l’Aviazione Civile, che sarà aggiornato con tutte le informazioni utili per viaggiare. Caos negli aeroporti di Milano, a Roma e nelle principali città: tutti i voli inclusi i charter nelle fasce orarie 7-10 e 18-21 vengono garantiti, così come quelli da/per le isole regolarmente autorizzati, «voli nazionali in corso al momento dell’inizio dello sciopero;  la partenza di tutti i voli programmati prima dell’inizio dell’astensione e ritardati per cause indipendenti dalla volontà delle parti, l’arrivo a destinazione negli aeroporti nazionali dei voli internazionali con orario stimato non oltre trenta minuti primi dall’inizio dello sciopero stesso». Qui la lista dei voli garantiti dall’ENAC.



SCIOPERO OGGI ANCHE PER SCUOLA E SANITÀ: LE MOTIVAZIONI

«Quello del 21 aprile è uno sciopero che coinvolgerà principalmente il settore del trasporto aereo ma non è escluso che anche altri comparti possano aderire in ordine sparso», ha spiegato il segretario nazionale CUB Antonio Amoroso a “Roma Today” inquadrando i possibili disagi previsti per lo sciopero generale di oggi 21 aprile. Trasporti, aerei ma non solo: la protesta coinvolge anche i settori di scuola e sanità con possibili conseguenze per i servizi essenziali. Garantiti solo tutti i servizi minimi essenziali previsti per il settore della Sanità: attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi.



Qui invece le motivazioni dello sciopero dettate da CUB alla vigilia: «Le ragioni della mobilitazione – si legge in un comunicato – sono il mancato rinnovo del contratto Assohandlers, scaduto dal 2017; la richiesta di adattare le paghe al caro vita e di fare investimenti nella sicurezza sui luoghi di lavoro; la contrarietà agli accordi sui contratti proposti da Cgil, Cisl e Uil; la denuncia dei mancati riposi e straordinari, programmati, durante la cassa integrazione; la richiesta del riconoscimento dei livelli di inquadramento per le mansioni effettivamente svolte; la richiesta di assunzioni dignitose immediate e di salari adeguati; la contestazione del parametraggio dei salari». Diverse anche le motivazioni politiche dietro lo sciopero, come spiegano ancora dalla confederazione sindacale di base: «Il Governo sta spendendo miliardi per alimentare una guerra distruttiva in Ucraina, sottraendo risorse dai nostri salari, tagliando la sanità pubblica, impoverendo di fatto lavoratori, pensionati e classi sociali più deboli. I lavoratori pubblici hanno stipendi da fame e il cosiddetto posto pubblico non è più attrattivo per i giovani proprio per i bassi salari, gli enormi carichi di lavoro e le poche possibilità di carriera».