SCIOPERO GENERALE 16 DICEMBRE: PROTESTE CONTRO LA MANOVRA

Oggi 16 dicembre, nella giornata di sciopero generale indetta da Cgil e Uil Lombardia, sono scese migliaia di persone in piazza per protestare contro una “una manovra che penalizza i più deboli”. Dal palco di Piazza Affari, a Milano, è intervenuto il segretario generale della Cgil Lombardia Alessandro Pagano, che come riporta SkyTg24, ha affermato: “Questa finanziaria è contro le persone perbene, contro le persone che tengono in piedi il Paese. Abbiamo chiesto di intervenire sui redditi enormi che si sono creati con la vendita dell’energia. La stiamo comprando noi a prezzo salato, pagato col sudore del lavoro. Non accettiamo che si strizzi l’occhio ai truffatori che evadono il fisco, non accettiamo che i pensionati vengano privati della possibilità di vivere della loro pensione”. Il leader della Cgil Lombardia ha spiegato che la richiesta è quella di “cambiare la legge di bilancio. Se così non sarà, se questa è la qualità delle politiche anche future del governo, le contrasteremo con tutte le forze”. (agg. JC)



SCIOPERO 16 DICEMBRE, I SINDACATI: “AUMENTARE SALARI E…”

Finisce con lo sciopero generale di oggi, 16 dicembre, la settimana di manifestazioni indetta da Cgil e Uil contro la manovra al fine di attirare l’attenzione della politica e invitare ad un cambiamento dell’agenda politica del governo. La Fiom-Cgil, in un comunicato stampa, ricorda: “Oggi grande giornata di scioperi, nella maggior parte dei casi di 8 ore, e manifestazioni in Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana e Lazio. Mentre nei giorni scorsi hanno scioperato le lavoratrici e i lavoratori di Calabria, Sicilia, Umbria, Puglia, Trentino, Valle d’Aosta e Veneto. Negli scioperi e nelle manifestazioni è stata alta la partecipazione delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici, che hanno aderito alla mobilitazione nelle varie Regioni“.



Il comunicato dei sindacati prosegue spiegando che si tratta di una mobilitazione ritenuta necessaria per cambiare la Legge di Bilancio “per aumentare i salari, per una riforma del fisco che abbassi la tassazione su lavoratori e pensionati, per investimenti in sanità e nella scuola, per superare la precarietà, per cancellare la legge Fornero e riconoscere la pensione di garanzia ai giovani. Uno sciopero che vuole riproporre la centralità del lavoro industriale e che rivendica politiche industriali ed investimenti per rendere la produzione sostenibile ambientalmente e socialmente”.



SCIOPERO GENERALE DEI TRASPORTI 16 DICEMBRE. MATTEO SALVINI…

È in corso lo sciopero generale di trasporti, ma anche di scuola e altri settori, in undici regioni italiane. Un’agitazione che è stata commentata così dal ministro delle infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini: “Grazie al buonsenso di Cisl, Ugl e dei loro iscritti. Non sostenendo uno sciopero immotivato e ideologico contro il governo, non complicheranno la giornata a milioni di lavoratrici e lavoratori. Col dialogo si affrontano e risolvono i problemi, con lo scontro ideologico no”. A sostenere lo sciopero c’è invece la Cgil, con il leader Maurizio Landini in piazza a Roma, che ha commentato: “Con il governo Draghi sono avvenute due cose: c’è stata la tassazione degli extraprofitti, poco secondo noi, perché si potevano tassare di più, ma che portò 200 euro a tutte le persone fino a 35.000 a luglio; e poi si avviò da settembre una riduzione del cuneo contributivo. Quindi furono primi risultati parziali”.

Primi risultati che, ha aggiunto, “dovevano essere la base di una riforma fiscale e di una riforma delle pensioni con cui col governo Draghi avevamo iniziato a discutere. Poi è caduto il governo: c’è una nuova legge finanziaria e va da un’altra parte”. Per altre info sullo sciopero di oggi, 16 dicembre, riguardanti in particolare i mezzi di trasporto, vi lasciamo ai focus qui sotto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

SCIOPERO 16 DICEMBRE MEZZI PUBBLICI, TRENORD, ATM, ATAC, MILANO, ROMA: GLI ORARI

Sciopero generale, non solo dei trasporti e dei mezzi pubblici, oggi 16 dicembre in 11 regioni italiane. Si chiude oggi la cinque giorni di manifestazioni indetta dalle sigle sindacali Cgil e Uil, con le principali città d’Italia che potranno subire una paralisi, a cominciare da Milano, Roma e Napoli. Nella capitale manifesteranno anche i pensionati dello Spi-Cgil. “La bozza della Legge di bilancio 2023 è sbagliata – fanno sapere in una nota la Cgil di Roma e del Lazio e la Uil del Lazio – e produrrà effetti devastanti sui lavoratori e sui pensionati, giornalmente alle prese con il carovita e costretti ad affrontare, dopo un biennio di emergenza sanitaria, una vera e propria pandemia salariale”. E ancora: “Venerdì 16 dicembre scenderemo in piazza, compatti e uniti, per chiedere al Parlamento di modificare la legge di bilancio, adeguandola alle esigenze e ai bisogni reali delle persone. È necessario rimettere al centro il lavoro”.

Per quanto riguarda la città di Roma, previsto uno sciopero di Atac e di Tpl di 4 ore su base regione, dalle ore 20:00 di oggi fino alla fine del turno, così come fatto sapere da Cotral in una nota. “saranno garantite tutte le corse dei bus fino alle ore 20 e quelle in programma a partire dalle 24″, si aggiunge, mentre le per le linee ferroviarie Metromare e Roma-Viterbo “il personale delle linee ferroviarie Metromare e Roma – Viterbo garantirà il servizio fino alle 20 quelle in programma a partire dalle 24. Tutte le informazioni sulla modalità di sciopero saranno disponibili sul sito internet cotralspa.it e sull’account Twitter@BusCotral”. Sciopero anche a Milano e in Lombardia per la giornata di oggi 16 dicembre, e la manifestazione comprenderà i settori privati e pubblici. In merito al trasporto pubblico, Atm Milano incrocerà le braccia dalle ore 18:00 alle ore 22:00, di conseguenza in questa fascia oraria saranno possibili disagi per quanto riguarda metro, bus, treni e in generale tutti i mezzi pubblici circolanti. Sciopero anche per i treni di Trenord, dalle ore 9:00 alle ore 13:00, nonché possibili disagi per quanto riguarda i Malpensa Express sempre nella stessa fascia oraria. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

SCIOPERO GENERALE OGGI 16 DICEMBRE, TRENI, SCUOLA, BENZINA A RISCHIO IN 11 REGIONI

Si chiude con lo sciopero generale di oggi 16 dicembre la settimana di mobilitazioni regionali dei settori privati e pubblici promossi da Cgil e Uil per chiedere modifiche sulla manovra del governo Meloni. Le agitazioni non riguardano solo il settore del trasporto pubblico, con conseguenze per treni, bus e metro. Ad esempio, anche Flc Cgil e Uil Scuola, tra le principali sigle sindacali del personale scolastico, hanno promosso l’astensione dal lavoro. Quindi, lo sciopero di oggi riguarderà anche il comparto scuola e l’area Istruzione e ricerca, della formazione professionale, delle scuole non statali, delle università e delle accademie statali e non.

Pertanto, potrebbero esserci sospensioni delle lezioni nella maggior parte delle regioni interessante. A tal proposito, a scendere in piazza con manifestazioni locali saranno i lavoratori di Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana e Lazio. Per quanto riguarda i distributori di benzina, alla luce dello sciopero di 72 ore consecutivo partito alle 22 di martedì 13 dicembre e riguardante le autostrade, questo terminerà alla stessa ora di oggi.

SCIOPERO GENERALE 16 DICEMBRE 2022: PER TRASPORTI LOCALI STOP DI 4 ORE CON ORARI DIFFERENZIATI

I trasporti locali subiranno uno stop di quattro ore oggi a causa dello sciopero generale 16 dicembre 2022, ma in fasce orarie diverse a seconda delle regioni. Ad esempio, in Lombardia ci sono Atm e Linee Autoguidovie che non garantiscono il servizio pubblico dalle 18 alle 22. Invece nel Lazio le sigle sindacali Fit Cisl e Uil Trasporti promuovono l’agitazione dalle 20 alle 24, fascia nella quale scioperà tutto il personale Atac di Roma (bus, tram e metro), invece le linee ferroviarie Metromare e Roma-Viterbo dalle 8.30 alle 12.30. Astensione dal lavoro in Emilia-Romagna dalle 11.30 alle 15.30 per Tper di Bologna e Ferrara (bus e corriere). Sciopero in Toscana del servizio ferroviario dalle 9 alle 17.

Le fasce garantite sono 6-9 e 18-21. Si ferma quattro ore anche il servizio di Autolinee Toscane. Treni fermi in Campania dalle 9 alle 18, regolare invece la circolazione del trasporto passeggeri a lunga percorrenza (Interregionali, Intercity e Alta Velocità). Situazione complessa anche nel Lazio a causa dello sciopero generale 16 dicembre. Dalle 9 alle 17 si ferma anche il personale del Gruppo Fs Italiane, ma Frecce e gli altri treni a lunga percorrenza di Trenitalia circoleranno regolarmente. Invece, per i treni regionali, nel Lazio così come nelle regioni limitrofe, potrebbero verificarsi cancellazioni o cambiamenti. Infatti, Fs fa sapere che lo sciopero potrebbe causare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione.

SCIOPERO GENERALE 16 DICEMBRE 2022, LE RAGIONI DELL’AGITAZIONE

I sindacati che hanno proclamato lo sciopero generale oggi 16 dicembre 2022, in particolare, vogliono un aumento dei salari detestando quelli dei contratti nazionali, portando la decontribuzione al 5% per i salari fino a 35mila euro per recuperare almeno una mensilità, introducendo un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all’inflazione. Ma i sindacati chiedono anche di conferire tutele a tutte le forme del lavoro e di sancire un salario minimo e diritti normativi universali.

I sindacati propongono un unico contratto di inserimento al lavoro con contenuto formativo, così da eliminare forme di lavoro precario, una riforma fiscale che rispetto il principio della progressività, tassazione degli extraprofitti per generare risorse da destinare ad un contributo straordinario di solidarietà, rivalutazione delle pensioni, risorse per diritto all’istruzione e la sanità, cancellazione della legge Fornero e introduzione dell’uscita flessibile dal lavoro dai 62 anni, riconoscimento della differente gravosità dei lavori, pensione di garanzia per i giovani e chi ha carriere discontinue, riconoscimento del lavoro di cura e delle differenze di genere, uscita con 41 anni di contributi.