NON SI RISOLVE LA GRANA DELLO SCIOPERO GENERALE DEL 13 DICEMBRE 2024: COME È ANDATO L’INCONTRO AL MIT E COSA HA DECISO SALVINI
Come purtroppo preventivato alla vigilia, il tavolo al Ministero dei Trasporti sullo sciopero generale indetto per venerdì 13 dicembre 2024 non ha risolto nulla: o meglio, il Ministro Matteo Salvini ha ascoltato le istanze dei sindacati, chiedendo loro uno sforzo nel ridurre la protesta da 24 ore iniziali a 4 ore, non trovando però risposte positive. E così dopo aver minacciato la precettazione, qualora non fosse prevalso il senso di responsabili, il vicepremier ha firmato l’ordine di riduzione dello sciopero mezzi di venerdì a 4 ore di stop dei trasporti pubblici (tranne gli aerei, esclusi dal sit-in dei sindacati).
Lo sciopero è e deve restare un diritto sacrosanto, osserva il leader della Lega durante l’assembla della FIAIP, ma se alla richiesta di ridurre l’orario vista la vicinanza con il Natale e il recentissimo sciopero generale (il 29 novembre scorso, ndr) non vi sono disponibilità da parte dei sindacati, «Formalizzerò la mia richiesta di ridurre a 4 ore la giornata di sciopero». L’intervento del Governo serve così a garantire sia il diritto di chi vuole scioperare, sia però il diritto di lavoratori, pendolari e turisti. In poche parole, non si può bloccare (sempre di venerdì, ndr) l’Italia intera ad una settimana dal Natale. Per il leader della Lega occorre ragionare sempre con i sindacati e mai contro, così come occorre intervenire sulla legge dello sciopero in modo da non rimanere “vittime” di proteste praticamente ogni settimana.
USB SINDACATO “RIBELLE” CONFERMA LO SCIOPERO DEI MEZZI VENERDÌ 13 DICEMBRE: CAOS TRASPORTI (E TIMORE PER LA PRECETTAZIONE)
Eppure da chi quello sciopero dei mezzi del prossimo 13 dicembre 2024 lo ha proposto e proclamato, arriva un’accelerata comunque senza prendere in considerazione altre ipotesi oltre allo stop generale di 24 ore di trasporti e uffici pubblici. Per il sindacato USB, sebbene i toni e i metodi siano stati educati e civili all’incontro al MIT, non seguiranno l’invito di Salvini: «si è dimostrata una liturgia questo incontro», attaccano i responsabili del sindacato di base in una nota conclusiva, «Non cediamo alle richieste del Ministro».
L’iter indicato da USB è lo stesso di quanto avvenuto già un anno fa, quando davanti ad uno sciopero generale a ridosso del Natale, il Ministero aveva precettato ma il sindacato di base aveva disobbedito vincendo poi il ricorso al Tar: le sigle contestano i mancati rinnovi dei contratti, così come in generale contestano i provvedimenti della Manovra di Bilancio. Da ultimo, il sindacato USB minaccia una lunga stagione di scioperi ulteriori anche nel 2025 per contrastare l’eventuale legge sullo sciopero intentata dal Governo Meloni con il vicepremier Matteo Salvini: «Ricordiamo, infatti, come la legislazione anti sciopero in Italia sia già di per sé la più restrittiva d’Europa». L’iter sembra ormai già “programmato”: il MIT ridurrà lo sciopero a “sole” 4 ore, i sindacati faranno ricorso e dovrà poi decidere il Tar, tutto in pochissime ore visto l’imminente protesta per venerdì 13 dicembre 2024.