DOMANI CONFERMATO LO SCIOPERO MEZZI ATM A MILANO: TUTTE LE INFO
È stato confermato da giorni lo sciopero dei mezzi Atm a Milano di 24 ore che renderà la vita piuttosto complicata, visto l’ennesimo venerdì nero dei trasporti pubblici, a cittadini e pendolari lombardi: dopo lo sciopero di Trenord degli scorsi giorni ora sono i mezzi pubblici locali ad essere interessati per venerdì 31 marzo 2023 allo stop dei lavoratori di metro, bus e tram. Non si tratta di uno sciopero totale nazionale, bensì nella giornata di domani oltre ai mezzi Atm si fermeranno anche i lavoratori di Autoguidovie Regione Lombardia (dalle 18 alle 22) e il personale di Mercitalia Rail sulla rete FS (per 24 ore).
La decisione dello sciopero mezzi in Atm è stata indetta dai Cobas mentre dalle sigle sindacali Al-Cobas e Osr Faisa-Cisal è stato proclamata la protesta su Autoguidovie Lombardia. Gli scioperi odierni per il trasporto milanese e lombardo non coinvolgeranno invece il personale delle compagne ferroviarie: Trenord, Trenitalia e Italo avranno infatti viaggi e servizio regolari in tutta la Regione Lombardia. Confermate le consuete fasce di garanzia: lo sciopero Atm potrebbe avere conseguenze sulle linee dalle 8:45 alle 15 e dalle 18:00 al termine del servizio. Resta più che probabile che in una fascia vi sia anche lo stop serrato delle metro (solitamente avviene dalle 18 a fine servizio) anche se occorrerà capire quale sarà l’esatto impatto della partecipazione attiva dei lavoratori allo sciopero.
SCIOPERO MEZZI ATM MILANO E AUTOGUIDOVIE LOMBARDIA: LE MOTIVAZIONI
«Lavoro duro, bassi salari, troppe responsabilità e poca sicurezza»: così il sindacato Al Cobas negli scorsi giorni aveva diffuso le motivazioni dietro il nuovo sciopero dei mezzi pubblici in Atm Milano da inizio 2023. «Già nel 2021 scrivevamo così: “Parliamoci chiaro, l’ennesimo piano di assunzioni presentato da Atm è una farsa”. Il direttore generale di Atm lamenta la mancanza di candidati per le assunzioni di conducenti e operai addossando tutta la responsabilità al carovita. Vero, ma un conducente neoassunto guadagna circa 1.200 euro al mese, nonostante la riconosciuta gravosità del lavoro, la professionalità, le pesanti responsabilità civili e penali, la flessibilità dei turni – che arrivano ad impegnare il lavoratore 14 ore al giorno -, il lavoro domenicale, festivo e notturno, l‘insicurezza del e sul lavoro», lamentano dai Cobas nel proclamare lo sciopero generale sui mezzi Atm.
Le richieste dei sindacati sono diverse e saranno affrontate nei prossimi tavoli di trattative con l’azienda municipalizzata: «Chiediamo 150 euro di aumento nette mensili uguali per tutti e solo ai livelli produttivi, riduzione dell’orario e della flessibilità del lavoro, trasformazione di tutti i contratti part time in full time ed eliminazione salari d’ingresso, riconoscimento degli arretrati del corretto pagamento delle giornate di ferie, tutela dell’igiene degli ambienti aziendali e delle vetture e della sicurezza del personale anche attraverso sistemi di protezione passivi». In conclusione, spiega il comunicato di Al Cobas, vengono richieste «Le immediate dimissioni del direttore Giana e dell’intero Cda per aver fallito la loro missione. Il 31 marzo scioperiamo anche contro le gare d’appalto del servizio di Tpl Milanese che sono la mal celata motivazione dei progetti di sfruttamento di Atm e comune di Milano».