CONFERMATO LO SCIOPERO DI 24 ORE DEI MEZZI PUBBLICI A MILANO: ECCO QUANDO, TUTTI GLI ORARI ATM
In effetti era passato “troppo” tempo dall’ultimo sciopero mezzi pubblici e il mese di maggio “meritava” un ultimo colpo di coda per destare l’utenza dal tran tran quotidiano: e così la protesta dei lavoratori Atm in AL COBAS indetta per venerdì 31 maggio 2024 viene confermata e arrecherà un ulteriore giornata di disagi per pendolari, lavoratori e turisti. L’annuncio dello sciopero mezzi a Milano è stato dato direttamente dall’azienda trasporti metropolitana, confermando le possibili difficoltà che l’utenza dovrà sopportare ancora una volta nell’ultimo giorno della settimana lavorativa.
A differenza di quanto avvenuto lo scorso 6 maggio, lo sciopero trasporti del prossimo venerdì 31 maggio 2024 avrà carattere solo provinciale secondo il calendario fissato sul sito del MIT: ergo, lo stop di bus, metro, tram e altre linee di trasporto sarà peculiare della provincia di Milano. Secondo quanto annunciato da Atm, lo sciopero dei mezzi pubblici sarà di 24 ore ma rispetterà le consuete fasce di garanzia previste per legge: come nella tradizione degli scioperi milanesi, lo stop sarà tra le 8.45 e le 15 e poi dalle 18 fino a fine servizio. In termini specifici, fino ad quarto alle 9 del mattino sarà possibile circolare senza disagi mentre dalle 18 in poi una potenziale gran parte dei mezzi Atm faranno ritorno nei depositi lasciando a “piedi” la cittadinanza l’ultimo venerdì sera di maggio.
LE MOTIVAZIONI E LA PREVISIONE DI ADESIONE PER L’ENNESIMO SCIOPERO MEZZI A MILANO
Da 150 euro in più al mese di stipendio allo scontro sulle indennità ferie, dal forte contrasto contro il progetto “Milano Next” – che di fatto porterà l’Atm verso un’azienda speciale del Comune di Milano, come relativi cambiamenti di organizzazione e gestione – fino alla perenne opposizione a liberalizzazione e privatizzazione delle gare d’appalto: tante le motivazioni addette dal sindacato AL COBAS che già lo scorso 6 maggio aveva organizzato assieme alle altre sigle lo sciopero mezzi pubblici Atm a Milano. Questa volta mancano le questioni “extra-settore” – tipo la guerra, il contrasto al Governo e le questioni legate ai “diritti civili” – ma vengono elencate una miriade di richieste formulate all’azienda e, secondo i sindacalisti, non tutelate.
«È palese che Atm assieme alle organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo reagiscono alla pressione delle altissime adesioni ai nostri scioperi che hanno parole d’ordine chiare e mettono al centro le condizioni di lavoro ed economiche quali vere e proprie emergenze», scrive il sindacato AL COBAS che prende distanza anche dalle altre sigle sindacali, tanto che affermano nel comunicato «Il 13 maggio Cgil, Cisl, Uil, Faisa, Ugl e Orsa hanno firmato un ennesimo accordo farsa che, sulla scia di quello del 3 aprile 2023, comprende una cambiale in bianco che a breve Atm incasserà a danno dei tranvieri milanesi».
Passerà dunque tanto e se non tutto dal grado di adesione effettiva dello sciopero mezzi pubblici indetto a Milano e ora confermato per venerdì 31 maggio: secondo la consueta tabella fornita da Atm sull’adesione degli scorsi scioperi, si scopre che ad esempio quello di inizio maggio vedeva un’alta percentuale attorno al 15% in grado di paralizzare per alcuni momenti i trasporti milanesi, specie con la chiusura di alcune linee della metropolitana. Guardando invece gli ultimi sciopero “esclusivi” di AL COBAS si scopre che il 22 marzo si era giunti fino al 17,2% di lavoratori aderenti alla protesta, addirittura il 20% nel novembre 2023, mentre flop quello appena prima di dicembre 2023 sempre del medesimo sindacato. Al netto però delle motivazioni più o meno legittime che i sindacati possono rivendicare, resta il disagio per i cittadini che ormai di media devono sopportare almeno 2 scioperi al mese e sempre di venerdì: a cui poi vanno aggiunti gli scioperi dei treni e non da ultimo quello dei taxi, come tra l’altro appena successo lo scorso 21 maggio.