Inizio di settimana complicato per i pendolari di tutta Italia a causa dello sciopero nazionale di 4 ore dei mezzi pubblici in programma domani, lunedì 24 luglio 2023. I lavoratori delle aziende del trasporto pubblico locale, infatti, potranno fermarsi per effetto dell’agitazione proclamata dal sindacato Usb Lavoro Privato. Tra i motivi dello sciopero, come spiegato dalla stessa sigla sindacale, c’è l’ormai infinita battaglia per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, ma ci sono anche rivendicazioni sul salario minimo, sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla libertà di sciopero.



Il sindacato di base se la prende anche con i “grandi” sindacati, perché “cechi e sordi a ciò che sta accadendo nel mondo del lavoro“, accusandoli di rincorrere “le volontà datoriali per aprire un ennesimo tavolo di de-contrattazione dei diritti degli autoferrotranvieri“. Quindi, Usb Lavoro Privato ha proclamato uno sciopero nazionale di 4 oreper rilanciare le sacrosante rivendicazioni di una categoria sempre più inascoltata, lasciata nel baratro di salari irrisori, scarse tutele per la loro sicurezza, privatizzazioni selvagge e il continuo ricorso ad appalti, subappalti e subaffidamenti“.



I MOTIVI DELLO SCIOPERO DEI MEZZI PUBBLICI DI DOMANI

La sigla sindacale definisce “difficile” lo sciopero, adducendo tre motivi. In primis, se la prende con il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini per quella che definisce ‘legge antisciopero‘: “Ci costringe a limitare la prima mobilitazione a sole 4 ore depotenziando l’effetto della mobilitazione“. Inoltre, alla luce delle “le numerosissime vertenze territoriali di settore, la stessa legge ci impedisce di scioperare in numerosissime città come Pisa, Arezzo, Siena, Grosseto, Venezia, Lodi, Pavia, Bolzano“. Infine, “essendo periodo estivo, il ministro Salvini, potrebbe adottare lo stesso provvedimento riservato ai lavoratori delle ferrovie ai quali ha impedito di articolare uno sciopero nella sua legittima forma“.



Oltre a chiedere risposte concrete sui salari, si reclama l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, si sollecita il superamento di sistemi come appalti e subappalti, “ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici“, il salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato e il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché maggiori investimenti per tutti i servizi pubblici essenziali.

SCIOPERO MEZZI PUBBLICI: INFO ROMA, MILANO E BUSITALIA

A Roma lo sciopero coinvolge autobus, tram, filobus, metro e ferrovie ex concesse. Sulla rete Atac lo sciopero sarà di 4 ore, dalle ore 8.30 alle 12.30. Ma riguarda anche collegamenti effettuati da altri operatori in regime di subaffidamento, come Cotral. Il servizio sarà garantito sino alle ore 8.29, poi, sino alle ore 12.30, le corse non saranno garantite sull’intera rete. Poi riprenderà regolarmente il servizio. Durante le sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno eventualmente aperte non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale, né il servizio delle biglietterie. I parcheggi di interscambio resteranno aperti. A Milano, invece, per Atm non sono annunciati disagi, perché metro, bus e tram circoleranno regolarmente.

Invece, Trenord ha fatto sapere che allo sciopero potrebbe “aderire esclusivamente il personale del gestore dell’infrastruttura Ferrovienord e che potrà generare ripercussioni sul servizio offerto da Trenord“. Coinvolti anche i collegamenti aeroportuali tra Milano e Malpensa. Non sono interessati dallo sciopero i treni che circolano solo sulla rete Rfi. Infine, BusItalia informa che la Segreteria Regionale della O.S. USB Lavoro Privato ha aderito allo sciopero nazionale dei mezzi pubblici, quindi consiglia di fare riferimento ai siti internet e ai profili social delle aziende del trasporto pubblico locale, dove vengono fornite tutte le informazioni del caso.