Sciopero nazionale dei taxi previsto per la giornata di domani, mercoledì 24 novembre. Dalle ore 8 alle ore 22 incroceranno le braccia, così come confermato dai vari sindacati di categoria. La manifestazione vedrà il suo culmine in un corteo in quel di Roma, a cui parteciperanno i tassisti provenienti in tutta Italia, e che partirà da piazza della Repubblica arrivando fino a Madonna di Loreto, vicino a piazza Venezia. Le iniziative di protesta, fanno sapere i sindacati dei taxi, proseguiranno fino a quando «l’articolo 8 del ddl concorrenza non sarà ritirato e non saranno emanati i decreti attuativi della legge 12 del 2019». E ancora: «Con il ddl si tradisce un accordo per avvantaggiare le multinazionali. Noi rispondiamo con manifestazioni unitarie ad oltranza».



Le auto bianche e gialle si fermeranno in particolare per scioperare nei confronti del riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea inseriti nel ddl suddetto. Attraverso una nota congiunta scritta con il segretario generale della Uiltrasporti Lazio, Maurizio Lago, Atzeni (Fit Cisl Lazio), spiega che «il 24 novembre saremo in tanti a manifestare a Roma per chiedere al governo lo stralcio dell’art. 8 del ddl Concorrenza in cui, ingiustamente, sono stati inseriti anche i taxi. Azione ingiusta perché, come è noto, la direttiva europea Bolkestein esclude il servizio taxi dal campo della concorrenza, poiché inquadrato come servizio pubblico essenziale. Purtroppo, stiamo rivivendo situazioni già vissute nel passato, ma anche questa volta saremo determinati per cercare di non arretrare di un solo passo in questa battaglia per la dignità e la sopravvivenza contro le spietate logiche di mercato». E ancora: «Non possiamo permettere di lasciare il settore del trasporto pubblico non di linea in mano alle potenti multinazionali estere e non permetteremo che venga anteposto il principio che le persone debbano essere succubi degli algoritmi, trasformando i lavoratori in merce digitale».



SCIOPERO NAZIONALE TAXI 24 NOVEMBRE: ADERIRA’ ANCHE WETAXI

«Noi siamo per una riforma seria del comparto per dare una risposta responsabile all’utenza ed ai lavoratori che, fino ad ora, sono stati costretti ad operare senza alcuna tutela – proseguono ancora i sindacati annunciando lo sciopero nazionale dei taxi per il prossimo 24 novembre – ma, se questo non dovesse avvenire, anche i tassisti dovranno essere liberati da una serie di lacci e lacciuoli, come la tariffa amministrata, l’obbligo di prestazione ed il rispetto dei turni di servizio».

A sostegno dello sciopero dei taxi previsto per domani, 24 novembre, anche l’applicazione per chiamare il taxi Wetaxi: «Stiamo aspettando – Massimiliano Curto, ceo dell’azienda – come tutti i nostri partner, l’emanazione dei decreti attuativi del 2019. La mancata attuazione e l’inserimento del servizio taxi nel Ddl Concorrenza può rivelarsi pericoloso non solo per la tutela degli operatori ma soprattutto per quella degli utenti». Previsti quindi disagi in tutta Italia, da nord a sud, per chi dovrà utilizzare un’auto bianca.