Giornata di vero e proprio caos oggi a Roma tra l’emergenza rifiuti e lo sciopero dei mezzi Atac, per una rande mobilitazione che non solo ha creato disagi ai cittadini della Capitale ma pure fatto riapparire vecchie fratture politiche anche tra coloro che al momento sono assieme al Governo. Dopo che la sindaca Virginia Raggi ha duramente attaccato i sindacati, spiegando che a suo dire la popolazione è esasperata da queste agitazioni, e col Ministro Luigi Di Maio che ha affermato che è “indecente” scioperare sempre di venerdì, il Pd romano ha preso le distanze e attraverso una nota di Bruno Astorre, segretario dei dem nel Lazio oltre che senatore, ha replicato a muso duro. “Migliaia di romani, dipendenti dalle municipalizzate, da mesi vengono umiliati dalla giunta Raggi e hanno sopportato di tutto” ha scritto Astorre, spiegando che lo sciopero è l’unico strumento rimasto loro e che le offese a suo dire ricevute dal primo cittadino sono “vergognose e arroganti, oltre che indegne di un sindaco”. (agg. di R. G. Flore)
ARTICOLO 1, “GRANDE SUCCESSO”
Il responsabile nazionale lavoro di Articolo 1 esprime soddisfazione per il grande successo dello sciopero dei lavoratori delle aziende di Roma. «I sindacati sono oggi in piazza per difendere il lavoro e per difendere i servizi che la sindaca ha devastato in tre anni di governo». Questo il parere di Piero Latino, espresso in un comunicato ufficiale con il quale si scaglia contro il sindaco della Capitale. «La sindaca Raggi è isolata anche all’interno del suo partito», prosegue la nota. Piero Latino lancia poi un appello al governo a trazione M5s-Pd. «Si rende urgente e necessario un intervento collegiale del governo nazionale che prenda in carico il destino della città». Al sindaco Virginia Raggi invece Articolo 1 chiede che «blocchi, se ne ha la forza, il fallimento di tutte le aziende del comune di Roma». Ma sono ancora tante le polemiche per uno sciopero che ha paralizzato la Capitale. (agg. di Silvana Palazzo)
SCIOPERO ROMA: APPELLO AMA, DI MAIO ALL’ATTACCO
Emergenza sciopero a Roma, dove al caos per la protesta dei lavoratori dei mezzi pubblici si aggiunge l’agitazione locale dei lavoratori delle società partecipate del Comune. E così è anche emergenza rifiuti. All’Ama tre lavoratori su quattro del primo turno non si sono presentati al lavoro. Quindi l’azienda municipalizzata ha lanciato un appello «al senso civico e alla collaborazione di tutti i romani affinché si eviti il conferimento delle varie frazioni di rifiuto per non sovraccaricare le postazioni di cassonetti stradali». La città è bloccata: lo sciopero coinvolge diverse aziende, tra cui Atac, cioè un totale di 18 con 24mila dipendenti. «Sostengo tutte le manifestazioni per il diritto del lavoro, da ministro avevo proposto il salario minimo e il decreto dignità quindi sono insospettabile ma è mai possibile che tutti gli scioperi si facciano di venerdì? La storia che alcuni sindacati fanno sempre sciopero il venerdì per fare il weekend, mi sembra ormai una questione indecente. Così non si crea un torto alla politica, ma ai cittadini che devono tornare al lavoro», il commento critico del leader M5s Luigi Di Maio ai microfoni di “Un giorno da pecora” su Rai Radio1. (agg. di Silvana Palazzo)
SCIOPERO ROMA, METRO C CHIUSA: RAGGI CONTRO SINDACATI
Lo sciopero è un “successo” (ovviamente per partecipate del Comune e sindacati): il 75% di adesione dei dipendenti Ama, altrettanto per Multiservizi e una quantità di dipendenti, lavoratori e collaboratori scesi in piazza contro la giunta Raggi di fatto paralizzando la Capitale. Lo sciopero a Roma sta raggiungendo vette di disservizi mai visti negli ultimi anni: mezzi Atac, mense scuole, musei e anche i più minimi servizi pubblici sono essi a rischio dalla doppia protesta nazionale/locale contro il degrado nella Capitale e la mancanza di una scolta significativa per aumenti stipendiali e migliorie nei servizi. «Una minoranza di sindacalisti prova a tenere in ostaggio una città di 3 milioni di abitanti: di lavoratori, di madri e padri che ogni giorno accompagnano i propri figli a scuola, di studenti e pendolari. La maggioranza dei cittadini è stanca di scioperi ingiustificati», ha lamentato la sindaca Virginia Raggi, sostenuta dalla “nemica-amica” in M5s Paola Taverna, «Lo sciopero selvaggio di oggi rischia di mettere Roma in ginocchio e di bloccare una città. Il diritto a scioperare è sacrosanto e su questo non vi è alcun dubbio. Il dubbio che ho riguarda piuttosto la sua possibile strumentalizzazione. Virginia Raggi è accusata da sindacati e opposizioni di voler indebolire le aziende partecipate e di voler licenziare i lavoratori, ma l’obiettivo di questa amministrazione è esattamente il contrario». I sindacati però replicano con forza al Campidoglio e alla giunta grillina: «Dopo tre anni dall’elezione di Raggi abbiamo una Roma abbandonata. Oggi il mondo del lavoro è totalmente in crisi e sta rischiando per la gestione di questa amministrazione», replica Ermenegildo Rossi dell’Ugl.
SCIOPERO ROMA, METRO C CHIUSA: CAOS TRENI
Lo stato dello sciopero totale a Roma questa mattina vede, come primissima conseguenza sul fronte trasporti, la chiusura della metro C e riduzioni di corse su metro Atac A, mentre la B/B1 al momento resta regolare. Per quanto riguarda le ferrovie urbane, Roma Lido chiusa per sciopero, soppresse tratte urbane Roma-Civitacastellana-Viterbo, mentre è attiva ma con possibili riduzioni di corse la Termini-Centocelle. Su altri servizi la medesima possibilità di disagio potente: forti disagi ci saranno per i visitatori dei musei, per lo sciopero dei dipendenti di Zètema, ma sono chiuse anche le farmacie di Farmacap e gli uffici che si occupano di condono e di riscossione. Per quanto riguarda il sevizio mense nelle scuole (dove si aggiunge il problema dello sciopero docenti e personale Ata) ad incrociare le braccia sono anche i lavoratori di Multiservizi: inoltre, le circolari dei presidi delle scuole elementari e medie hanno avvisato i genitori che «prima dell’ingresso si accertino della presenza del docente». Questo è il livello oggi dello sciopero a Roma, ma non solo…
ROMA, SCIOPERO CONTRO GIUNTA RAGGI
Tutti in piazza contro la giunta Raggi e l’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, la città di Roma rischia per oggi il blocco totale a fronte del doppio sciopero nazionale e locale lanciato negli scorsi giorni: di fatti allo sciopero di tutte le società partecipate del Comune (con annessi servizi) – ovvero Ama, Atac, Farmacap, Multiservizi, Aequa Roma, Zetema, Risorse per Roma, Roma Servizi, Roma Metropolitane investite da gravissime problemi di liquidità, bilanci non presentati in rosso o mai approvati – si è aggiunto lo sciopero nazionale dei trasporti (treni, metro, bus, aerei, navi e autostrade) promosso dai sindacati Sgb, Cub e Cobas. Il risultato dà la concreta possibilità che la giornata di oggi 25 ottobre 2019 possa passare alla storia come uno dei più grandi blocchi del servizi pubblico e privato che la Capitale abbia mai visto. «Continuo a invitare i sindacati a revocare questo sciopero che dal nostro punto di vista non ha motivazioni. In Roma Metropolitane c’è la garanzia dei livelli occupazionali, c’è l’intenzione di mantenere la società in mano pubblica», aveva rilanciato ieri la sindaca di Roma Virginia Raggi, raccogliendo un sonoro “picche” dai sindacati che non hanno revocato il maxi sciopero. «Più che chiedere il ritiro degli scioperi sarebbe utile che il Comune accetti di discutere con sindacati e lavoratori il modo di come risolvere i problemi», la replica a distanza del segretario Cgil Maurizio Landini, con diretta contro-replica della Raggi «Roma capitale ha proposto ai sindacati Confederali un tavolo di confronto sulle società partecipate, ma l’offerta è stata rifiutata senza che da parte loro venisse avanzata alcuna alternativa».
SCIOPERO GENERALE ROMA: CAOS ATAC E TRASPORTI
Al netto dei litigi, la situazione sulla Capitale sia per lo sciopero che per il futuro di tutti i maggiori servizi delle Partecipate al Campidoglio è tutt’altro che un “gioco”: Roma rischia il blocco totale e non solo per oggi se la situazione non dovesse migliorare nei prossimi mesi. Iniziando la lunga lista di disservizi e disagi che Roma potrebbe incappare oggi non possiamo che partire dal settore trasporti: Bus, metro, tram Atac e ferrovie Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo e Termini-Centocelle sono a rischio stop per 4 ore dalle 20 alle 24. Stesso vale per i mezzi Roma Tpl, con aggiunte possibili conseguenze negative durante la giornata per il parallelo sciopero nazionale di Cobas e Cub. Per tutto il servizio dei trasporti nella Capitale sarà comunque rispettato il meccanismo delle fasce di garanzia, da inizio servizio alle 08.30 e dalle 17 alle 20. Sempre per causa sciopero, non saranno garantiti i seguenti servizi: sportello al pubblico, contact center 0657003, check point di Laurentina e Aurelia, info box alla stazione Termini. «Non saranno garantiti, poi, i servizi di informazione sui siti muoversiaroma.it, romamobilita.it e il presidio sui canali social gestiti da Roma Servizi per la Mobilità», riporta Repubblica Roma. Da ultimo, il settore treni vive ore di “passione” per lo sciopero dalle 21 di ieri sera fino alle 21 di oggi per Italo, Rfi, Trenitalia: le Frecce sono date comunque regolari per tutta la giornata, diversa la situazione per i convogli locali e regionali con garanzie soltanto durante le fasce dei pendolari, 6-9 e 18-21.
BLOCCO TOTALE ROMA: A RISCHIO I RIFIUTI
Ma non sarà un venerdì nerissimo solo per i trasporti: lo sciopero opzionato contro la giunta a guida Virginia Raggi vedrà scuole e musei a rischi chiusura per tutta la giornata, con annessi stop anche per i servizi di pulizia e sorveglianza. Caos per asili nidi, scuole primarie, secondarie e Università, stesso vale per i principali Musei della Capitale (ad eccezione del Vaticano dove dovrebbero essere garantiti tutti i servizi). Al netto delle farmacie comunali che rischiano la chiusura per l’intera giornata, un settore particolarmente a rischio per l’intero venerdì è certamente quello dei rifiuti: l’azienda partecipata al Comune, l’Ama, ha fatto sapere da giorni che non garantisce per tutto il giorno la raccolta dei rifiuti con una nota che fatto imbestialire cittadini e opposizioni. «Ama fa appello al senso civico e alla collaborazione di tutti i romani affinché nella giornata di venerdì 25 ottobre, data in cui è stato indetto uno sciopero dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, si eviti il conferimento delle varie frazioni di rifiuto per non sovraccaricare le postazioni di cassonetti stradali. Si ricorda, inoltre, che è fatto divieto assoluto di abbandonare sacchetti di rifiuti in terra», conclude la nota dell’azienda, cui ha fatto seguito la richiesta di Raggi e Garante per gli scioperi ad una quantomeno parziale revoca. «Pieno rispetto delle prestazioni indispensabili poste dalla legge a contemperamento dei diritti costituzionali degli utenti; l’Ama assicuri la riattivazione del servizio subito dopo la fine dell’agitazione, anche con il ricorso al lavoro supplementare o straordinario», sottolinea il Garante degli scioperi, in attesa di risposte ufficiali da parte di Ama. 18 aziende per almeno 24mila dipendenti di cui 8 mila di Ama e 11 mila di Atac minacciano di scendere in piazza contro il governo della città: il venerdì che si apre su Roma ha tutti i tratti per passare come “storico” e non è certo una bella notizia per i suoi stessi cittadini.