Sciopero oggi a scuola

indetto dagli studenti, con l’invito ai loro colleghi a disertare la Dad, la didattica a distanza. Stamane si è tenuta una manifestazione pacifica nei pressi del ministero dell’istruzione a Roma, durante la quale si è chiesta a gran voce la riapertura della scuola in presenza anche per gli istituti superiori. “Vogliamo la scuola in presenza ed essere priorità del paese, basta rimandi e rimpalli”, le parole di alcuni studenti manifestanti, riportate da Skytg24.it.



Numerose le “lezioni” che si sono tenute nei parchi e in altri luoghi all’aperto, “Eravamo circa duecento davanti al Cavour stamattina – le parole di Leone della Rete degli Studenti Medi del Lazio – c’è stata una assemblea/lezione con il giornalista Marco Damilano, direttore de L’Espresso, in cui si è parlato del tema della riapertura della scuola per arrivare ai trasporti, fino alla Next generation. A partecipare non solo studenti, ma anche professori e genitori”. Davanti al Mamiani, invece, circa 200 ragazzi, mentre a Villa Torlonia si è tenuta un’assemblea organizzata dal Collettivo Plinio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SCIOPERO SCUOLA, OGGI 11 GENNAIO, STUDENTI E AZZOLINA PROTESTANO: “BASTA CON LA DAD”

Prosegue la giornata di sciopero degli studenti, indetto per oggi, lunedì 11 gennaio, giorno della ripresa della didattica in presenza (al 50%) anche per le scuole secondarie di secondo grado. Ragazze e ragazzi di tutta la penisola denunciano la loro totale volontà di tornare a confrontarsi frontalmente con insegnanti e compagni e, nelle ultime ore, anche il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha sposato la protesta. Non manca poi il sostegno dei docenti, anch’essi messi a dura prova da mesi e mesi di didattica a distanza, oggi chiamata DDI (didattica digitale integrata), come ha testimoniato ai microfoni dell’agenzia ANSA l’insegnante Gloria Ghetti: “La didattica a distanza sta condannando i giovani alla solitudine esistenziale. Nessuno si salva da solo e gli studenti devono tornare in classe, insieme, in sicurezza”. La rabbia che accompagna lo sciopero è da ricercarsi nella mancata adozione per tempo di contromisure adeguate per ridurre al minimo il rischio di contagio nelle aule degli istituti italiani e la non centralità della scuola nel sistema Italia. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



SCIOPERO SCUOLA, PROTESTA ANCHE LA AZZOLINA

Assieme agli studenti si unisce nella protesta anche la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che con una dura intervista stamane a Radio Rai 1 attacca la scelta del proprio Governo e delle Regioni di tenere ancora chiusa la scuola per gli studenti delle Superiori (oggi ripartiti in presenza al 50% solo Toscana, Valle d’Aosta e Abruzzo). «Oggi la didattica a distanza non può più funzionare. E’ difficile per gli studenti comprendere perché non rientrano a scuola, capisco bene le loro frustrazione: la scuola è un diritto costituzionale se a me avessero tolto la scuola non sarei probabilmente qui», attacca la Ministra in quota M5s, «c’è un black out della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati e sono preoccupata per il deflagrare della dispersione scolastica. Ho fatto tutto quello che potevo fare con il governo: le scuole sono pronte per ripartire, ma sono le Regioni che hanno la possibilità di riaprirle o meno». Agli studenti in sciopero per tutta la giornata contro Dad e chiusure, Azzolina lancia un appello: «se mi avessero tolto la scuola sarei stata anche io arrabbiata. Ma il governo ha fatto tutto quello che poteva, anche con l’aiuto dei prefetti. A maggio 2020 medici, infermieri e anestetisti mi scrivevano per tenere la scuola chiusa e chiusa è rimasta; oggi ricevo tantissime lettere di madri medico, padri infermieri che mi chiedono di riaprire le scuole, perché stanno vedendo tutte le difficoltà dei propri figli a stare chiusi in una stanza a fare Dad per 5 ore».

RETE STUDENTI: “DISERTATE LA DAD”

Gli studenti di tutta Italia hanno indetto uno sciopero della scuola previsto per la giornata di oggi, lunedì 11 gennaio 2021. Si tratterà di un’agitazione dalle modalità inedite, visto che, essendo la maggior parte delle superiori chiuse, gli alunni hanno invitato i propri colleghi a disertare la dad, le lezioni tenute con la didattica a distanza. L’idea è nata nel Lazio, precisamente presso la “Rete degli studenti medi”: “Vogliamo la scuola in presenza ed essere priorità del paese – fanno sapere – basta rimandi e rimpalli. Il coinvolgimento degli studenti è stato assente e le misure sono insufficienti”.

“Chiediamo a tutti gli studenti e tutte le studentesse – aggiungono – di assentarsi dalle proprie ore di lezioni per tutta la giornata di lunedì 11 gennaio e partecipare alla mobilitazione, vogliamo mettere in luce le mancanze di un sistema che vive continui tagli da vent’anni, vogliamo evidenziare che la scuola non è oggi prioritaria come dovrebbe, vogliamo esprimere dissenso per la gestione pessima di questo secondo rientro scolastico. Ci priviamo un giorno della scuola per non esserne privati mai più”.

SCIOPERO SCUOLA 11 GENNAIO, IN CAMPO ANCHE IL COMITATO PRIORITA’ ALLA SCUOLA

Aumenta quindi la protesta di chi chiede le lezioni in presenza e la conclusione della Dad, tenendo conto che sono diversi i milioni di alunni che nel corso del 2020 sono andati a scuole meno di tre mesi, leggasi gennaio e parte di febbraio, e il mese da metà settembre a metà ottobre. Nel contempo sciopererà anche il comitato “Priorità alla scuola”, manifestazione promossa da Priorità alla scuola che chiede uno screening sanitario e una vaccinazione del personale scolastico, di moda da riaprire il prima possibile e in sicurezza, e agitazioni sono previste in diverse città italiane, come ad esempio Roma, Firenze, Milano, Salerno, Trieste, La Spezia e via dicendo. “Non si può tenere aperto tutto – lamentano – mentre la scuola resta sempre chiusa, da ormai un anno. Il comitato “Priorità alla Scuola” chiede che la scuola sia finanziata perché possa avere più spazi, più personale, per riaprire le infermerie, per fare uno screening sanitario regolare della comunità scolastica (docenti, ATA, studenti), per inserire, come categoria prioritaria, il personale scolastico ad alto rischio nella fase 1 dell’agenda vaccinale”.