Sciopero scuola venerdì 15 novembre 2024 e, dunque, lezioni a rischio a Roma, infatti gli istituti scolastici hanno già allertato le famiglie, perché è possibile che non vengano assicurati i servizi e che gli studenti debbano tornare a casa. La mobilitazione, che è stata proclamata da Anief, che rappresenta gli insegnanti e il personale Ata, riguarda dunque tali soggetti. Il motivo è legato all’abuso dei contratti a termine, inoltre è stata avviata una petizione per una revisione dell’età pensionabile e per chiedere che il riscatto degli anni di formazione all’università sia gratuito.
Ma venerdì è previsto anche uno sciopero degli studenti, in questo caso a livello nazionale: è stato proclamato dall’Unione degli studenti, ma coinvolgerà anche altre associazioni e realtà sociali. In questo caso, la protesta riguarda i tagli ai fondi pubblici, ma anche la didattica che punta sulla valutazione numerica anziché puntare sullo sviluppo del pensiero critico. Gli studenti hanno organizzato un corteo con partenza alle ore 9:30 da piazza San Cosimato.
SCIOPERO SCUOLA VENERDÌ 15 NOVEMBRE 2024: LE MOTIVAZIONI
Marcello Pacifico, a capo di Anief a livello nazionale, nel comunicato in cui parla dello sciopero scuola venerdì 15 novembre 2024 spiega che, nonostante la procedura d’infrazione, in Italia è calato l’organico di ruolo, mentre è raddoppiato quello a tempo determinato, quindi è stato portato avanti l’abuso dei contratti a termine. Al tempo stesso, è cresciuta l’età media dei docenti e del personale amministrativo, infatti più della metà sono over 50. Per Pacifico è, quindi, indispensabile la revisione delle regole di uscita dalla scuola, sottolineando come poi i titoli universitari non siano riscattabili per il costo alto, mentre è gratuito per le forze armate.
SCIOPERO SCUOLA VENERDÌ 15 NOVEMBRE 2024: STUDENTI IN PIAZZA
Sarà un venerdì da incubo a Roma a causa dello sciopero scuola venerdì 15 novembre 2024, dopo quello che era stato indetto da Flc Cgil il 31 ottobre. In virtù della partecipazione numerosa di insegnanti, studenti e ricercatori, nella Capitale furono chiuse diverse scuole. Il rischio che accada lo stesso venerdì è molto alto. Anche se in alcuni casi i docenti c’erano, la mancanza del personale ATA non aveva consentito di assicurare i servizi per gli studenti, in particolare i più piccoli, che quindi non entrarono in classe.