SCIOPERO TRASPORTI 5 OTTOBRE 2024 REVOCATO A MILANO

Niente sciopero trasporti 5 ottobre 2024 a Milano che era stato proclamato dal sindacato autonomo Orsa. È scattata la precettazione parziale da parte della prefettura, ma a darne l’annuncio sono stati i rappresentanti dei lavoratori. Infatti, è stato tolto il presidio che era programmato per la giornata di oggi presso la sede di ATM per spiegare i motivi dell’agitazione che avrebbe colpito il trasporto pubblico locale, cioè le condizioni lavorative e salariali.



La prefettura guidata da Claudio Sgaraglia ha optato per la precettazione serale, quindi aveva consentito di scioperare la mattina, non dalle 18 fino al termine del servizio, per esigenze importanti di ordine pubblico. Infatti, domani sono previsti due appuntamenti delicati, il corteo pro-Palestina, il cui deflusso avrebbe coinciso con la fascia di sciopero, e la partita tra Inter e Torino, per la quale sono attesi a San Siro circa 65mila tifosi. Questa decisione, però, avrebbe limitato fortemente l’incisività dello sciopero, motivo per il quale il sindacato Orsa ha deciso di annullare lo sciopero per quanto riguarda la città di Milano.



SCIOPERO TRASPORTI MILANO ANNULLATO: INFO ATM E COSA SUCCEDE ORA

I disagi per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, legati allo sciopero nazionale del 5 ottobre 2024, non ci saranno a Milano, ma nelle altre grandi città italiane. Infatti, ATM in un comunicato ha fatto sapere che “tutte le linee saranno in normale servizio“. La segreteria meneghina del sindacato autonomo ha spiegato che con la precettazione del prefetto sarebbe stato possibile scioperare solo dalle 8:45 alle 15, ma così sarebbe stata limitata l’incisività della protesta a Milano.

Da qui la decisione di revocare del tutto lo sciopero trasporti 5 ottobre 2024 e il presidio, iniziative che erano state prese per protestare in virtù del mancato rinnovo del contratto nazionale degli autoferrotranvieri. Lo sciopero però è solo rinviato, perché Orsa Tpl Milano ha chiarito che intendono far sentire l’urlo della protesta di chi si trova in gravi condizioni salariali e lavorative che incidono sulla qualità della vita non solo dei lavoratori, ma anche delle loro famiglie. Quindi, lo sciopero sarà poi proclamato per un’altra data.