SCIOPERO TRENI 5 NOVEMBRE 2024 DOPO AGGRESSIONE A CAPOTRENO

Ancor prima dello sciopero dell’8 novembre, a complicare i piani di chi ha bisogno dei trasporti è lo sciopero treni 5 novembre 2024 proclamato dopo che un capotreno a Rivarolo è stato accoltellato. I sindacati hanno indetto uno sciopero nazionale di 8 ore dei treni, dunque, per domani: in particolare, sono state le sigle Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt, Ugl, Fast e Orsa a proclamarlo. I lavoratori coinvolti sono i dipendenti di Trenitalia, Italo NTV, Trenitalia-TPER e Trenord. Lo sciopero treni 5 novembre 2024 inizierà alle ore 09:00 e terminerà alle ore 17:00.



Per quanto riguarda i collegamenti a rischio, bisognerà fare attenzione ai treni regionali, visto che lo sciopero è previsto in orari che non ricadono nelle fasce di garanzia, durante le quali i servizi devono essere assicurati per legge. Dunque, non ci sarà da stupirsi di fronte a eventuali cancellazioni o modifiche, anzi Trenitalia segnala che potrebbero esserci delle variazioni anche prima o dopo la fine dello sciopero, motivo per il quale vi suggeriamo di tener presente che potete chiedere informazioni al numero verde 800 892021.



Fs ha messo a disposizione la liste di Frecce e Intercity garantiti anche quando c’è lo sciopero, in riferimento ai treni a lunga percorrenza. Invece, Trenord precisa che partiranno l’Eurocity Monaco-Bologna delle ore 09:34 e il Rimini-Bologna-Monaco previsto un’ora dopo. Trenitalia chiarisce anche le condizioni per ottenere il rimborso del biglietto (in alternativa si può riprogrammare il viaggio): lo si può chiedere fino all’ora di partenza del treno prenotato, per quanto riguarda Frecce e Intercity, e fino alle ore 24 di oggi per quanto concerne i regionali.

SCIOPERO TRENI 5 NOVEMBRE 2024 DOPO L’AGGRESSIONE A UN CAPOTRENO

Nella nota con cui hanno annunciato lo sciopero treni 5 novembre 2024, i sindacati hanno spiegato che è legato all’ennesima aggressione, l’ultima avvenuta sul treno regionale, in particolare nella tratta Genova Brignole-Busanna. In virtù di una escalation di violenza e della mancanza di interventi per proteggere il personale e incrementare i controlli, si è deciso lo stop di 8 ore, chiedendo un intervento urgente e deciso a tutela dell’incolumità di coloro che lavorano ogni giorno per fornire servizi alla comunità.



Solidarietà è arrivata dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, il quale ha assicurato l’impegno a combattere l’immigrazione illegale, visto che spesso gli episodi violenti denunciati sui treni e all’interno delle stazioni sono commessi da clandestini. Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia, ha definito “inaccettabile” l’aggressione al capotreno di Trenitalia durante il controllo dei biglietti, spiegando che ci sono stati contatti con i medici che lo hanno assistito. Nella nota ha espresso solidarietà al capotreno e assicurato l’impegno a garanzia della sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori.