Clima rovente in casa pentastellata, la scissione nel M5s sembra essere sempre più vicina. Come vi abbiamo raccontato, il reggente Vito Crimi ha annunciato l’espulsione dei 15 senatori che hanno votato no alla fiducia a Mario Draghi ed è previsto lo stesso trattamento per i grillini che si comporteranno nello stesso modo alla Camera. Lezzi e Morra sono sul piede di guerra, mentre alcuni tra i cacciati sta valutando seriamente l’ipotesi di adire le vie legali. Previste inoltre sanzioni per le assenze non motivate.
Escluso l’incomprensibile post pubblicato sul suo blog da Beppe Grillo – «Oggi, alle 21:55 la sonda Perseverance atterrerà su Marte. Alla stessa ora, la Perseveranza atterrerà su un altro Pianeta. La Terra. Più precisamente alla Camera dei deputati. I Grillini non sono più marziani. I Grillini non sono più marziani» – i vertici del Movimento non hanno commentato l’ipotesi di scissione. Chi fa sul serio è Mattia Crucioli, intervenuto a Un giorno da pecora: «Tecnicamente siamo nel Misto ora, ma io voglio fare una opposizione seria. Se faremo un gruppo che andrà all’opposizione? Ci sto lavorando, sto lavorando anche al simbolo». (Aggiornamento di MB)
Scissione M5s, chi sono i 15 senatori cacciati
Era nell’aria da diverse settimane, ora sta diventando realtà: parliamo della scissione in casa M5s. Il voto di ieri al Senato ha confermato le divisioni all’interno del Movimento, con ben 15 parlamentari che hanno detto no alla fiducia a Mario Draghi, non seguendo dunque la linea dei vertici. E non è tardata ad arrivare la presa di posizione del reggente Vito Crimi…
In un post su Facebook, Crimi ha annunciato l’espulsione dei 15 “dissidenti”: «I 15 senatori che hanno votato no sono venuti meno all’impegno del portavoce del MoVimento che deve rispettare le indicazioni di voto provenienti dagli iscritti. Tra l’altro, il voto sul nascente Governo non è un voto come un altro. È il voto dal quale prendono forma la maggioranza che sostiene l’esecutivo e l’opposizione. Ed ora i 15 senatori che hanno votato no si collocano, nei fatti, all’opposizione». Questo l’elenco dei no a Palazzo Madama: Abate, Angrisani, Corrado, Crucioli, Di Micco, Giannuzzi, Granato, La Mura, Lannutti, Lezzi, Mantero, Mininno, Moronese, Morra, Ortis.
Scissione M5s: espulsi 15 senatori che hanno votato no a Draghi
La scissione nel M5s sta diventando realtà e sono ore particolarmente roventi. Adnkronos fa sapere che diversi tra gli espulsi dal Movimento stanno valutando di adire le vie legali. Il primo a percorrere questa strada sarà Elio Lannutti: «Non rilascio dichiarazioni, ma le dico con chiarezza che faremo ricorso». Questo il giudizio di Nicola Morra: «Apprendo che è stata avviata la procedura di espulsione nei miei confronti. Sono molto scosso da questa decisione, ora voglio riflettere. Mi sento M5S nel sangue».
Tolto Crimi, nessun altro big di casa M5s si è sbottonato sulla vicenda, ma sarà senz’altro necessario fare i conti con Barbara Lezzi. L’ex ministro del Sud, tra i 15 espulsi, è pronta a dare battaglia: «Ho appena letto il post del reggente perpetuo in cui comunica l’espulsione dal gruppo parlamentare dei 15 senatori, tra cui ci sono anche io, che ieri non hanno dato la fiducia al governo Draghi. Ho preso la decisione. Mi candido a far parte del comitato direttivo del M5S (da cui non sono espulsa)».