Con i lockdown e lo smartworking, cambiano anche gli infortuni sul lavoro. La conferma arriva direttamente da Treviso con un caso che ha fatto parecchio discutere sul web. Una donna, impiegata amministrativa di un’azienda metalmeccanica, si è procurata un paio di fratture dopo essere scivolata sulle scale di casa mentre era al telefono – con lo smartphone di servizio – con una collega. Risultato? Super risarcimento!



Come riportato dai colleghi di Leggo, la 50enne ha avuto la disavventura nel corso dell’orario di smartworking: parlando al telefono, ha messo un piede in fallo mentre scendeva le scale di casa, scivolando per mezza rampa. Il braccio di ferro con l’Inail è andato avanti a lungo, fino alla risoluzione finale: si tratta di infortunio sul lavoro.



Scivola dalle scale in smartworking: “Infortunio sul lavoro”

Come evidenziato dal quotidiano locale, la 50enne sé riuscita a farsi riconoscere 20 mila euro di risarcimento per il danno biologico, nonché visite e terapie gratis per i prossimi dieci anni, senza dimenticare i giorni di malattia. A fare la differenza in questo infortunio sul lavoro è il dettaglio del telefono: la donna infortunatasi in smartworking stava parlando con una collega utilizzando lo smartphone aziendale. Ecco il commento della Cgil trevigiana: «È la prima volta che viene riconosciuto un infortunio sul posto di lavoro in modalità smartworking, il ricorso che abbiamo presentato sta facendo scuola. L’Inail ha riconosciuto un nesso di causalità, dimostrando un atteggiamento di grande disponibilità. Questo precedente adesso farà diritto».

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