Sclerosi multipla: l’anomalia di Fedez

L’Associazione Italiana Sclerosi Multipla interviene su Facebook: «Ci stanno arrivando tantissime richieste di informazioni in seguito alla notizia di Fedez a rischio sclerosi multipla rilasciata da Il Fatto Quotidiano». L’AISM, che si occupa dal 1968 di sensibilizzazione, informazione e finanziamenti alla ricerca sulla sclerosi multipla, sul suo sito parla di diversi sintomi. I primi possono essere molto vari: disturbi della vista, fatica, difficoltà di equilibrio e deambulazione, deficit di forza, formicolii, problemi di sensibilità, disturbi vescicali, alterazione dell’umore e difficoltà di concentrazione. Comunque si manifestano quando si riscontra una lesione della guaina mielinica causando un’alterazione nella trasmissione dei segnali nervosi. A volte è possibile riparare in qualche modo la guaina con la riduzione dell’infiammazione, ma quando la lesione arriva alle fibre nervose invece il deterioramento non è recuperabile. Le varie “cicatrici” si chiamano sclerosi, e i punti dove si evidenzia la demielinizzazione si chiamano placche. Entriamoci nel caso specifico di Fedez. Come riportato da Repubblica, per chi presenta anomalie come quella non è quindi possibile effettuare una diagnosi: le lesioni potrebbero essere i prodromi di una sclerosi multipla ancora asintomatica, che potrebbe presentarsi a mesi o anni di distanza. Ma potrebbero anche non essere collegati alla malattia, oppure i suoi sintomi potrebbero progredire lentamente e quindi non emergere mai nel corso della vita del paziente. (agg. di Silvana Palazzo)



Cos’è la sclerosi multipla, la malattia che rischia di combattere Fedez?

La sclerosi multipla, si tratta di una patologia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. Il rapper milanese ne ha parlato a “La Confessione” di Peter Gomez, in onda sul Nove oggi, riaccendendo i riflettori su una malattia comunque molto nota, ma al tempo stesso complessa e soprattutto imprevedibile. Non contagiosa né mortale, non impedisce di mantenere una buona qualità di vita con un’aspettativa non lontana da chi non riceve questa diagnosi. E questo grazie ai trattamenti e ai progressi della ricerca scientifica. La sclerosi multipla è caratterizzata da una reazione anomala delle difese immunitarie che attaccano alcuni componenti del sistema nervoso centrale scambiandosi per agenti estranei, quindi rientra tra le patologie autoimmuni. Il sistema immunitario scatena il processo infiammatorio che può danneggiare la mielina, cioè la guaina che circonda e isola le fibre nervose, e le cellule specializzate nella sua produzione e le fibre nervose stesse.



Deminarealizzazione: come funziona il processo?

Fedez nell’intervista parla di “demielinizzazione”, un processo che può provocare aree di perdita o lesione della mielina, che vengono chiamate placche. Possono insorgere ovunque nel sistema nervoso centrale, nello specifico nei nervi ottici, cervelletto e midollo spinale. Le placche possono passare da una fase infiammatoria iniziale ad una fase cronica, in cui assumono caratteristiche simili alle cicatrici, chiamate sclerosi. Per quanto riguarda invece i sintomi, possono essere molto diversi tra loro, e questo a seconda dell’entità e alla sede della lesione nel sistema nervoso centrale. Al momento per la sclerosi multipla, che è una malattia cronica, non c’à una cura definitiva, ma ci sono molte terapie che modificano la sua evoluzione, rallentandone quindi la progressione. L’Associazione Italiana Sclerosi Multipla sul suo sito ufficiale fornisce alcuni dati su questa malattia, che può esordire ad ogni età della vita. Più comunemente è diagnosticata nel giovane adulto tra i 20 e i 40 anni. Il numero di donne con la sclerosi multipla è quasi triplo rispetto agli uomini. Ci sono comunque circa 2,5-3 milioni di persone con SM, di cui 600.000 in Europa e circa 122.000 in Italia.