L’Eco di Bergamo oggi raccoglie la testimonianza di una donna, Alice Avogadri, alle prese con la sclerosi multipla. La malattia la considera “una malattia dispettosa, una parte di me, anche se oscura, una persona di famiglia con cui bisogna avere a che fare anche se dà del filo da torcere”. Alice è mamma di due bambini di 10 e 5 anni ed è tornata a vivere in provincia di Bergamo dopo aver vissuto per 12 anni a Città del Messico. Dopo la laurea e un Erasmus in Spagna la donna ha cercato un’occasione di tirocinio universitario all’estero approdando al Museo Mural Diego Rivera di Città del Messico. “E’ stato così che ho incontrato mio marito”, ha raccontato. Quando è rientrata in Italia per gli ultimi esami e la laurea era già incinta ed a gennaio 2011 è nato il suo primo figlio. Dopo la laurea ha fatto ritorno in Messico con la sua famiglia dove insegnava italiano e intanto coltivava la passione per lo Yoga, una disciplina che, spiega, “mi ha aiutato a gestire la lontananza, la nostalgia della mia famiglia, a domare il vuoto che sentivo dentro”.
Nel 2015 sono arrivati i primi sintomi della sclerosi multipla: “Ero in macchina e all’improvviso mi si è annebbiata la vista”, racconta Alice. Dopo essersi recata da un medico però che fu detto che era stata tutta colpa dello stress. A causa dei mal di testa continui fece anche una risonanza magnetica dalla quale però non emerse nulla. Nel frattempo Alice diventa mamma per la seconda volta. Dopo due anni, nel 2017, sono comparsi ulteriori sintomi: “avvertivo un fastidio alle gambe, come delle scosse elettriche”. In questo caso però il medico a cui si rivolse attribuì tutto a uno sforzo causato da una posizione di Yoga.
ALICE, MAMMA CON SCLEROSI MULTIPLA
Nonostante i pareri medici, Alice era convinta che le sue problematiche dipendessero da un problema neurologico così si decide a consultare un esperto che oltre a darle un antidepressivo le ha consigliato una risonanza magnetica alla colonna vertebrale. Nel frattempo cresceva la voglia di riavvicinarsi alla famiglia e dopo un’offerta lavorativa giunta al marito per una interessante posizione a Milano, Alice ha preso questo come un segno. La donna ha così dovuto ricominciare tutto da zero a partire dalle questioni pratiche ma ha anche continuato a dedicarsi agli accertamenti medici. Solo dopo successivi esami è giunta la diagnosi di sclerosi multipla. “Per me è stato un colpo durissimo, mi sono ritrovata in grave crisi”, ha raccontato, “perchè è capitato nel momento in cui avevo cominciato a ricostruire la mia vita in Italia”. All’inizio la paura ha preso il sopravvento: “Vedevo tutto nero, ero ipocondriaca”, ha svelato. Quindi ha iniziato un percorso di psicoterapia e poco alla volta ha compreso quanto sia fortunata: “Non ho particolari problemi fisici, salvo alcuni formicolii, poi soprattutto stanchezza e fatica”. Da qui il desiderio di avvicinarsi all’associazione Aism per potersi confrontare con altre persone con la stessa patologia.
L’APPOGGIO DELLA FAMIGLIA
La famiglia ha però avuto un ruolo fondamentale nel percorso di Alice: “Mio marito mi è sempre stato vicino. Siamo diversi, lui è molto più concreto e pragmatico, il suo atteggiamento verso la vita è più equilibrato, io sono più emotiva, più estroversa, mi agito facilmente”. Della sua malattia la donna ha deciso di parlare apertamente anche con i suoi figli: “Matilde è ancora troppo piccola, ma ho spiegato a Domenico cos’è la sclerosi multipla con semplicità, in modo che potesse capirlo, presentandogli informazioni e dati”. Nel frattempo però Alice cerca anche di prendersi cura di se stessa adottando uno stile di vita sano. Lo yoga è stato fondamentale perchè, dice, “Mi aiuta a sgombrare la testa dai pensieri negativi e a coltivare un legame armonioso tra corpo e spirito”. Il suo ritorno in Italia, nonostante i vari limiti, ha contribuito a farle capire “quanti aspetti della vita diamo per scontati, come la sicurezza e l’assistenza sanitaria, mentre fuori dall’Europa non sono garantite”.