Si apre ufficialmente il 1° agosto 2023 lo scandalo scommesse che sta scuotendo il calcio italiano. Quella è la data in cui la procura di Torino ha aperto un’indagine sui siti illegali di scommesse, presumendo che vengano usati anche da calciatori, come Nicolò Fagioli della Juventus. Infatti, i legali del centrocampista bianconero il 30 dello stesso mese informano la procura della Figc che il nome dello juventino figura nell’indagine della magistratura torinese. Di conseguenza, la procura della Figc il 1° settembre apre un fascicolo su Fagioli, ma sono le rivelazioni di Fabrizio Corona, convocato poi in Questura ad aprire un fronte mediatico, oltre a quello investigativo. Infatti, l’ex re dei paparazzi fa il nome di Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, a cui la procura di Torino il 12 ottobre notifica atti di indagine a Coverciano.



A proposito di date, il termine massimo, a meno di proroghe, per chiudere il fascicolo in Federcalcio è intorno ai primi di novembre, ma il condizionale è d’obbligo, anche e soprattutto alla luce del fatto che lo scandalo scommesse si è allargato al punto tale da coinvolgere altri calciatori, non solo della Serie A. Nel frattempo, può dirsi già chiuso il capitolo Fagioli, perché in base all’accordo con la procura federale ha ricevuto una squalifica di 7 mesi. Il centrocampista della Juventus è fuori dai giochi fino al 19 maggio, quindi potrebbe tornare a disposizione del club bianconero per l’ultima partita di campionato. Del resto, la Juventus ha confermato il pieno sostegno al giocatore.



PERCHÉ IL CAPITOLO TONALI È PIÙ COMPLESSO

Pronto a patteggiare con la procura federale anche Sandro Tonali, il cui obiettivo è ottenere la stessa sanzione di Nicolò Fagioli, il quale è tenuto anche a cinque mesi di adesione ad un piano terapeutico e ad una campagna per spiegare ai giovani i pericoli della ludopatia. Il problema è che il centrocampista del Newcastle avrebbe confermato di aver puntato anche sul Milan mentre vestiva la maglia del club rossonero, anche se con scommesse che non avrebbero potuto portare all’alterazione dei risultati, fattispecie che prefigura un illecito sportivo. Un aspetto da chiarire insieme a quello relativo all’app da usare, perché Fagioli lo ha indicato come la persona che gli ha suggerito quale app usare per le scommesse, quindi gli inquirenti vogliono capire se in qualche modo Tonali avvia fatto da tramite tra il mondo del calcio e quello degli scommettitori. Dunque, la sua posizione è più complessa da approfondire.



CASO SCOMMESSE, I TIMORI DI ZANIOLO

Momento complicato anche per Nicolò Zaniolo, infatti dopo l’audizione di Sandro Tonali con la procura di Torino avrebbe chiesto, secondo SportMediaset: “E ora che succede, mi arrestano?”. Il giocatore dell’Aston Villa è in attesa di una convocazione per chiarire la sua posizione, ma intanto ribadisce di non aver mai scommesso sul calcio, bensì di essersi lasciato andare solo al vizio del poker e del blackjack sui siti illegali. Se la sua versione venisse confermata, potrebbe non essere squalificato, se invece emergesse un coinvolgimento nelle scommesse sul calcio, potrebbe rischiare di più in termini di squalifica per la mancata confessione.

LE ALTRE RIVELAZIONI E LE SMENTITE

Tra i nomi dei calciatori coinvolti nello scandalo scommesse figura anche quello di Antonio Esposito, ex giocatore della Primavera dell’Inter e nipote della “talpa” di Fabrizio Corona. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport precisa di non aver mai scommesso per Zaniolo, con il quale ha rapporti di amicizia, perché si conoscono da una vita. “È venuto fuori che io sono un allibratore. Mi dissocio totalmente da lui”, dice in riferimento allo zio, da cui prende le distanze. E non esclude querele, visto che non è indagato, come del resto potrebbe procedere Nicola Zalewski, il cui nome è tra le rivelazioni di Corona, il quale poi ha fatto marcia indietro, perché la sua fonte ha ammesso di essersi inventato tutto sul giocatore della Roma. Oltre al fronte investigativo, dunque, la procura di Torino è alle prese con la gestione anche di quello mediatico tra rivelazioni, anticipazioni, comunicazioni via social e programmi televisivi. Anche per questo motivo è stato chiarito che non risultano evidenze riguardo alcuni nomi usciti nelle ultime ore, cioè Stephan El Sharawy, attaccante della Roma, Federico Gatti, difensore della Juventus, e Nicolò Casale, difensore della Lazio, nomi che Fabrizio Corona ha fatto a Striscia la Notizia.

UNA RETE ILLEGALE DI SCOMMESSE ILLECITE

La priorità della procura di Torino resta l’inchiesta, il cui obiettivo principale è scoprire la rete di siti e agenzie di scommesse clandestine legate alla criminalità organizzata. Si tratta di un giro d’affari illegale di milioni di euro che consente di riciclare ingenti quantità di denaro sporco, sfruttando la ludopatia. Per questo, per i pm era importante chiarire se i giocatori coinvolti avessero avuto eventuali relazioni con gestori di siti e agenzie, del resto l’aspetto delle eventuali frodi sportive non compete loro, ma alla procura federale. Chiarita l’assenza di relazioni con la malavita, dal punto di vista penale per i giocatori coinvolti il rischio è di ricevere al massimo un’ammenda. L’obiettivo principale dei pm resta, però, quello di sgominare la rete illegale che ruota attorno alle scommesse illecite.