FAGIOLI PARLA CON I PM: “VOLEVANO SPEZZARMI LE GAMBE”
Sono stati resi noti, come riporta SportMediaset, i verbali delle dichiarazioni che Nicolò Fagioli ha rilasciato ai PM nell’interrogatorio sul caso scommesse: il centrocampista della Juventus è stato squalificato per 7 mesi più un altro periodo di cura dalla ludopatia presso un centro specializzato, nel frattempo per l’appunto sono emerse alcune delle vicende che lo hanno portato a questa situazione. Certamente la frase più forte è “hanno minacciato di spezzarmi le gambe”, che ben riassume in che brutto scenario si sia cacciato Fagioli: di fatto, già nel 2022 (data del rientro alla Juventus dopo il prestito nella Cremonese) aveva accumulato 250 mila euro di debiti, che sono poi ammontati addirittura a 3 milioni.
In che modo? Scommettendo su piattaforme legali e illegali, iniziando dal tennis ma poi aprendosi al calcio una volta che le somme da restituire sono diventate troppo alte. Fagioli guadagna un milione l’anno alla Juventus: avendo debiti tre volte superiori, ha iniziato a chiedere soldi in prestito a compagni di squadra – ha fatto in particolare i nomi di Federico Gatti e Radu Dragusin, che oggi gioca nel Genoa. La scusa? Orologi da acquistare, non potendolo fare perché la madre gli aveva bloccato il conto. La situazione poi è diventata talmente pressante e incontrollabile da “condizionarlo” in pubblico: lo stesso Fagioli ha ricordato una partita contro il Sassuolo in cui è uscito dal campo in lacrime, pensando ai troppi debiti accumulati.
L’INIZIO E L’AGGRAVARSI DEL PROBLEMA
A proposito, la stessa mamma di Fagioli, a conoscenza del problema del figlio, gli aveva consigliato di rivolgersi al Sert: Fagioli racconta di averlo fatto, ma che la cosa non è servita. Il tutto è nato a Tirrenia, nel corso di un raduno della nazionale Under 21: Sandro Tonali, anche lui coinvolto nell’inchiesta sul calcioscommesse, lo avrebbe introdotto al mondo del betting aiutandolo a registrarsi su una piattaforma. Fagioli ha confessato di aver iniziato a scommettere sulla vincente o su Under/Over, puntate “leggere” fatte per noia per il tanto tempo libero a disposizione.
Poi, la cosa è diventata una dipendenza e, peggio ancora, una necessità quando le somme da restituire sono aumentate vertiginosamente: da qui sono dunque nate e iniziate le scommesse sulle partite di calcio. Fagioli però, e questo sarebbe vero da quanto emerso dalle carte, non avrebbe mai puntato sulla Juventus e, quando vi giocava, la Cremonese. Mai sulla sua squadra dunque: cosa che avrebbe invece fatto Tonali, la cui squalifica infatti potrebbe essere più lunga (almeno un anno in caso di patteggiamento).