Storie Italiane torna sul caso di Aplhaville, il giallo del ragazzo brasiliano che è scomparso in Italia, a Roma, lo scorso 31 dicembre. L’ultimo contatto con la madre risale proprio all’ultimo giorno dello scorso anno, quando il giovane ha avvisato la mamma, dicendogli che aveva rotto la macchina. La vettura non è stata ritrovata per giorni e proprio in queste ore è stata scoperta in fondo ad un canale.
Roberta Spinelli, inviata di Storie Italiane dal luogo del ritrovamento dell’auto, ha raccontato: “E’ stata individuata la macchina, un’operazione complessa della polizia di stato che ha individuato la cella a cui si è agganciato l’ultima volta il telefono di Alphaville. La giornata è stata complessa, è proseguita anche la notte”.
SCOMPARSA ALPHAVILLE, “NELL’AUTO TUTTI GLI EFFETTI PERSONALI”
Sul luogo c’è la scientifica e una volta aperta l’auto non è stato ritrovato il corpo senza vita di Alphaville ma al suo interno vi erano tutti gli effetti personali dello stesso ragazzo: “Quello che aveva portato via tutto dalla sua abitazione, quindi i passaporti, i soldi e anche la camicia che indossava il 1 dicembre, così come segnalato dalla mamma dopo la videochiamata del 31 dicembre scorso”.
Mamma Letizia ha commentato: “Mio figlio mi ha chiamato da questo posto, mi ricordo che mi faceva vedere che non c’era nessuno”, visto che il posto dove è stata ritrovata l’auto è in campagna, lontano da una strada battuta. Come mai Alphaville si trovava su questa strada secondaria il giorno del 31 dicembre? “Mio figlio mi ha detto che stava cambiando la gomma e che aveva la batteria scarica. Mi sembrava che avesse paura di qualcosa e che fosse triste, ma io credevo che fosse triste perchè si era allontanato dalla moglie, si era divorziato”.
SCOMPARSA ALPHAVILLE, IL PUNTO DI PENELOPE
Alphaville dopo aver parlato con la mamma ha mandato un messaggio vocale ad un presunto amico, lo stesso ritrovato con in mano il bancomat di Alphaville: “Per il momento non ci sono indagati”, aggiunge Roberta Spinelli “Ma si sta cercando Alphaville vicino alla macchina o qualcosa che ci riporti a lui. Il presunto amico è stato ascoltato, vive a Roma e sta continuando a svolgere la sua vita. E’ la persona più vicina ad Alphaville nonchè quello a cui ha mandato un messaggio che è molto importante, in cui dice “io ora mi trovo nel posto dove tu mi porti””.
L’associazione Penelope, che sta seguendo il caso, aggiunge: “Non sappiamo cosa accadesse qui, ma aspettiamo le indagini della polizia che seguirà questa pista”. E ancora: “Alphaville stava vivendo un periodo di grande fragilità per la separazione dalla moglie e questa sua vulnerabilità l’ha potuto rendere una preda per persone poco raccomandabili. Presumiamo che questa persona vicina sia un soggetto molto poco raccomandabile che potrebbe essersene approfittato della sua vulnerabilità”.