L’avvocato Deborah De Cicco, legale del fratello di Daniela Ruggi, è intervenuto anche a Ore 14 per fare chiarezza sulle voci riguardanti una presunta aggressione da parte del suo assistito Alberto Ruggi alla sorella prima della scomparsa. “Abbiamo sentito la necessità di intervenire pubblicamente per far chiarezza sulle tante illazioni che si stanno susseguendo sul suo conto e sul rapporto con la sorella“, la premessa del legale. Poi “nega ogni tipo di aggressione e di comportamento violento, mai perpetrato nei confronti della sorella“.



Per l’avvocato la denuncia di Daniela Ruggi rientra nella condotta che teneva negli ultimi tempi. “Aveva iniziato una narrazione contro la famiglia, quindi riteniamo che anche quella rientri in questo tipo di condotta che teneva, infatti aveva iniziato una serie di dicerie nei confronti della famiglia“, ha aggiunto l’avvocato Deborah De Cicco. In merito al suo assistito, ha precisato che Alberto Ruggi nutriva delle preoccupazioni per lo stile di vita della sorella Daniela.



Quindi, spiega cos’è successo il 6 aprile: “Lui è comproprietario della casa dove viveva la ragazza in autonomia, insieme a un’altra sorella, per successione. Lui si è presentato per sincerarsi delle condizioni della sorella, lo faceva periodicamente per verificare che stesse bene, proprio perché era preoccupato. Quel 6 aprile la ragazza si rifiutò di farlo entrare e scoprì che la serratura era stata cambiata. Lui non è entrato in casa, sul portoncino c’era una fessura, quindi il mio assistito ha provato a farsi un varco con le mani all’interno dello scotch, senza riuscire ad aprirlo. Voleva entrare per sincerarsi delle condizioni della sorella“. (agg. di Silvana Palazzo)



PARLA IL LEGALE DEL FRATELLO DI DANIELA RUGGI

Deborah De Cicco, legale di Alberto Ruggi, fratello di Daniela Ruggi, torna a parlare con i microfoni di Storie Italiane. Il fratello della ragazza scomparsa da Modena da settembre, è stato additato da alcune figure vicine alla stessa sorella di aver “trattato un po’ male” la giovane, ma lui ha smentito categoricamente, così come fatto dall’avvocato. “I rapporti di Daniela Ruggi con la famiglia non erano tesi, i rapporti erano normalissimi, ma lei tendeva a screditare la famiglia affinchè comparissero sotto una cattiva luce. Il fratello è stato il primo a segnalare il fatto che Daniela Ruggi non rincasasse da qualche giorno”.

Una collega di Daniela Ruggi denuncia che il fratello strattonava la sorella e l’avvocato a riguardo ha precisato: “Io ho chiesto questa cosa al mio assistito e lui mi ha negato momenti di tensione al punto da arrivare a strattonamenti o aggressioni. Ove anche fosse accaduto che tra un fratello e una sorella vi sia una piccola discussione, vi sia uno scambio di pareri, non capisco perchè debba essere collegato al fatto della sparizione. Io non capisco quale sia il collegamento con la scomparsa”.

DANIELA RUGGI: DAGLI STRATTONAMENTI AI SOLDI, I MISTERI

Secondo questa collega, Daniela Ruggi sarebbe stata strattonata dal fratello e poi fatta salire in macchina con forza. Per il dottore Di Giannantonio: “C’è difficoltà a capire: questa persona è vittima di una violenza famigliare o è una paziente che aveva delle difficoltà e per cui erano stati chiesti degli aiuti, e non le sono stati dati questi aiuti”.

Secondo la testimone lo stipendio di Daniela Ruggi veniva prelevato tutti i mesi “Ma questa cosa è sempre stata negata dall’avvocato della famiglia”, aggiunge Alessandro Politi, inviato di Storie Italiane, che precisa. “La cosa degli strattonamenti, la testimone è pronta a giurarla davanti agli inquirenti”.

DANIELA RUGGI, L’AVVOCATO DI ALBERTO: “CONTINUIAMO A NEGARE”

Ricordiamo che questa donna non si trova da circa metà settembre, e il suo resta un vero e proprio giallo. “Io continuo a negare che abbia mai perpetrato ai danni di sua sorella un comportamento aggressivo – le parole dell’avvocato del fratello di Daniela Ruggi – noi continuiamo a contestare e questo è il nostro punto fermo”.

“Io quando parlo con il mio assistito ho davanti una persona pacata, equilibrata e tranquilla, io entro in uno stato di dissociazione mentale, non riesco a capire di chi stia parlando. Ci riserviamo di valutare azione legali nei confronti di chi continui a diffamare e screditare il mio assistito, nella maniera più assoluta”. E ancora: “Da quello che ho sentito Alberto viene criticato per gli strattonamenti, la madre per i soldi, sono due condotte diverse e anche distinte temporalmente, io rispondo solo per quello che riguarda Alberto”. Al di là di questa querelle, la ragazza continua a non essere rintracciabile.