Nuovi aggiornamenti da Storie Italiane sul caso di Daniela Ruggi, la giovane donna sparita dalla provincia di Modena da metà settembre. Il talk di Rai Uno ha ricordato che in carcere vi è da tempo Domenico Lanza, “lo sceriffo”, accusato di sequestro di persona, e tra l’altro starebbe anche male. L’uomo resta comunque ancora in custodia, ricordiamo, trovato in possesso di indumenti intimi di Daniela Ruggi e di armi non registrate, nonostante neghi qualsiasi responsabilità. Eleonora Daniele sottolinea come le persone che conoscano Daniela Ruggi sono andate “pesantemente contro la famiglia della scomparsa, in particolare il fratello e la mamma”, si parla infatti di strattonamenti ma anche di soldi requisiti, situazioni che vengono totalmente smentite dagli avvocati di parte.
Un testimone, una ex collega della sparita, ad esempio ha raccontato che Daniela Ruggi gli ha raccontato che sua madre le portava via i soldi, ribadendo quanto aveva già detto: “Me l’ha raccontato due volte, era arrabbiata, penso che la subiva questa cosa, sono cose che mi ha detto lei, così come gli strattoni”. Guido Sola, legale della mamma e della sorella di Daniela Ruggi, ha commentato: “Non è vero che venivano portati via i denari a Daniela come sempre detto, non posso escludere che lei riferisse questo, avendo comportamenti stravaganti, ma certamente non è vero che la madre si appropriasse dei denari di Daniela, come è confermato dal fatto che il 24 dicembre, fra gli effetti personali restituiti alla famiglia, vi era una somma di denaro importante che evidentemente Daniela aveva con se in quanto la sua famiglia l’ha sempre sostenuta dal punto di vista economico”.
DANIELA RUGGI, L’AVVOCATO DELLA MADRE: “AVEVA 10.000 EURO”
E ancora: “Non mi sono fatto l’idea del perchè di queste parole, posso pensare che questa persona riferiva ciò che le diceva Daniela. Lei ha affermato in più volte di non essere in possesso di denaro o si è trovata a chiedere l’elemosina ma non è così, è stato trovato in casa sua circa 10.000 euro fra denaro contante e libretto postale, una somma che ha accantonato nel tempo anche per via del suo stile di vita. Saranno stati introiti del precedente lavoro ma anche perchè la mamma non ha fatto mancare mai alcun aiuto a Daniela Ruggi”.
Per l’avvocato: “Vi era un conto corrente, visto che è stato trovato un bancomat, quindi se c’è una carta di debito c’è anche un conto corrente su cui credo venisse depositato lo stipendio fino a che Daniela ha sempre lavorato”. La testimone ha ribadito anche gli strattonamenti del fratello: “Io ho visto due volte questa scena a primavera 2024, ho visto lui che la strattonava per entrare in macchina, una Fiat Panda grigia. Non ricordo l’ora ma era giorno. Non ho parlato con i carabinieri ma gli ho lasciato il recapito, se mi chiamano io confermo la versione. Io ho paura, non conosco personalmente ma da voci sento che è una persona non molto brava secondo le voci. Qualcuno mente? Di sicuro, perchè mentire? Non lo so. Io non voglio metterci la faccia, non mi fido della gente. C’è tutto il paese che lo sa ma non parla”. L’avvocato del fratello di Daniela Ruggi ha ribadito: “Continuo a ribadire la personalità del mio assistito, ancora si persevera sul giudizio morale sulla sua persona, l’ho incontrato più volte nel mio studio e non ho mai avuto la sensazione che si trattasse di una persona irascibile, sono in grado di capire chi ho davanti”.
DANIELA RUGGI, LE PAROLE DELL’AVVOCATO DEL FRATELLO ALBERTO
L’avvocato ha proseguito: “Quando è venuto la prima volta in aprile ho avuto la sensazione di una persona incompresa e stupita dalla querela della sorella anche se se l’aspettava visto che la sorella aveva spesso travisato la realtà dei fatti negli ultimi periodi, aveva dato dei racconti stravaganti sul rapporto con i suoi famigliari. Mi disse che fosse un’altra * che ha fatto mia sorella”.
La legale ha aggiunto: “Le dichiarazioni in paese non corrispondono ai rapporti fra sorella e mio assistito, lui verificava sempre lo stato di salute di Daniela Ruggi. I comportamenti aggressivi li abbiamo negati fin dall’inizio, Alberto me lo nega, io devo fare riferimento a ciò che il mio assistito mi racconta. Lui non ha mai aggredito nessuno, non è mai accaduto tutto ciò. Lo strattonamento è stata una percezione di questa persona e poi non comprendo il collegamento con la scomparsa”. L’avvocato ha chiarito perchè Daniela Ruggi aveva querelato il fratello: “Solo per il tentativo di entrare in casa, ma abbiamo negato questo tentativo e il pubblico ministero ha richiesto l’archiviazione, non c’è mai stato neanche il tentativo di fare questo ingresso in casa, lui era andato lì per sincerarsi delle condizioni della sorella”.