Storie Italiane torna sul caso di Giovanna Davoli, la madre scomparsa da 5 mesi da Reggio Emilia, e che nessuno riesce più a trovare. In collegamento dalla cittadina reggiana vi era Barbara Iannucelli, avvocato che sta affiancando la famiglia della scomparsa e che oggi sta aiutando le autorità a ritrovare appunto la Davoli: “Il telefono di Giovanna Davoli si spegne qui – dice indicando una zona vicino ad un campo – noi siamo stanchi di sentire parlare ogni volta di allontanamento volontario quando una persona esce di casa, dando per scontato che non abbia più voglia di tornare a casa, lo stato e il sistema sono falsati”.



E ancora: “L’allontanamento va provato per spiegare ai famigliari che la donna ha deciso di “andare ai Caraibi”, se manca la prova oggettiva perchè parlare di allontanamento? A Giovanna Davoli è sicuramente accaduto qualcosa, magari istigazione al suicidio, aggressione, omicidio stradale… quindi il sistema deve provare che questi reati non ci sono e poi parlare di allontanamento”.



SCOMPARSA GIOVANNA DAVOLI, VALERIO: “CERCHIAMO LE RISPOSTE”

E ancora: “Arriveremo fino a Campo Volo, dove a Reggio Emilia si tengono i concerti. Noi non vogliamo fare nessuna gara, stiamo cercando semplicemente di aiutare e dare una risposta ai famigliari”. Marisa Degli Angeli, dell’associazione Penelope, aggiunge: “Siamo a fianco dei famigliari per sostenere questo dolore immenso, auguro ai famigliari di riuscire a chiudere al cerchio, stiamo lottando in quanto archiviano le denunce di scomparse come un allontanamento, speriamo”.

Storie Italiane ha parlato nuovamente anche oggi con Valerio, il figlio di Giovanna Davoli: “L’appello è sempre lo stesso, continuiamo a cercare le risposte dove ancora non sono arrivate, apprezziamo le persone che si sono messe in gioco in queste giornate per contribuire alle ricerche nella speranza di trovare queste risposte”.



SCOMPARSA GIOVANNA DAVOLI, IANNUCELLI: “NON E’ CAMBIATO NULLA IN 32 ANNI…”

Iannucelli ha ripreso la parola dicendo: “Non è cambiato nulla negli ultimi anni. Noi abbiamo una relazione per la scomparsa di Cristina Golinucci (una ragazza sparita 32 anni fa e mai più ritrovata ndr) per allontanamento volontario e così iniziano e si chiudono le indagini, e così si fa anche oggi. Un allontanamento perchè non ci sono elementi per altri reati, ma se non indaghi come fai a trovare altri elementi. E’ importante acquisire tabulati telefonici e telematici, se perdiamo l’occasione perdiamo informazioni fondamentali: con chi ha parlato Giovanna quel giorno, nella settimana precedente? I famigliari non sanno nulla, hanno bisogno di informazioni”.

Valerio ha aggiunto: “Il medico e mia mamma si sono visti la mattina della scomparsa, ma non sono stati forniti dettagli sul contenuto dell’incontro per segreto professionale. Sapevamo delle patologie che aveva, ma non ci ha fornito dettagli. Comunque non erano cose dell’ultimo periodo, erano cose che ha sempre avuto, erano delle visite programmate”.