Importante svolta per quanto riguarda il giallo di Greta Spreafico, la donna di Erba scomparsa da Porto Tolle, in provincia di Rovigo, dal giugno del 2022: sul registro degli indagati finisce anche l’ex della donna, Gabriele Lietti. Stamane Storie Italiane ha avuto in collegamento Davide Barzan, consulente di parte della famiglia della scomparsa, nonché Andrea Tosi, uno dei due indagati per la scomparsa della cantante erbese.



“La nuova inchiesta è stata sulla nostra istanza di parte, l’ho preannunciato da te in diretta, ho detto che poteva esserci un altro indagato, poi lunedì dopo la diretta abbiamo avuto la conferma della notizia attraverso gli atti. Risulta indagato anche l’ex fidanzato per omicidio preterintenzionale”.



GRETA SPREAFICO, DAVIDE BARZAN: “ABBIAMO SEMPRE EVIDENZIATO…

Davide Barzan ha proseguito: “Abbiamo evidenziato alcune sue contraddizioni, ma era stato lo stesso ad evidenziarle: durante una sit si era messo a piangere nonostante non avesse nulla da temere, perchè? Noi abbiamo sempre parlato di un movente economico visto che Greta Spreafico ha un patrimonio da un milione di euro”. Storie Italiane ha quindi mandato in onda le parole di Andrea Tosi, l’ultimo che avrebbe visto in vita la scomparsa, nonché il primo indagato di tutta la vicenda.

“Io so di essere innocente – ha raccontato lo stesso a Storie Italiane – sto male perchè non ho fatto nulla, è un incubo che dura da troppo tempo, essere indagato non è bello. L’intercettazione in cui dico di essere stato io ad uccidere Greta Spreafico? Se l’ho detto, l’ho detto in un momento di rabbia perchè stavo parlando con questa donna ed ero un po’ arrabbiato”. Il periodo dell’intercettazione vedeva Andrea Tosi sotto i riflettori e si sentiva evidentemente sotto pressione, ma è logico che si tratta di dichiarazioni molto forti.



GRETA SPREAFICO, DAVIDE BARZAN: “E’ GRAZIE A NOI SE…”

Per Eleonora Daniele si tratta di un caso molto simile a quello di Liliana Resinovich, e Davide Barzan aggiunge: “Greta Spreafico non si è mai trovata, nemmeno la macchina e siamo in un piccolo paese del Polesine. Abbiamo fatto sempre istanze a continuare le indagini, hanno scandagliato il Po per mesi e l’auto di Greta non è mai stata trovata. Abbiamo fatto emergere noi delle contraddizioni riguardanti l’ex fidanzato e l’ex giardiniere (Andrea Tosi ndr)”.

“Perchè queste cose escono dopo due anni e mezzo? Perchè questa inchiesta è nata con un pregiudizio e quindi nasce già male. Bisogna indagare a fondo e farlo sempre sulle relazioni delle vittime e purtroppo in Italia questo non avviene mai”. Insomma, una vicenda che ha ancora molto da dire a più di due anni dalla scomparsa della povera Greta Spreafico: c’è davvero il rischio che possa essere stata uccisa da qualcuno? Le indagini stanno proseguendo su questo complicato binario ma la domanda sorge spontanea: dove è finito il corpo e perchè non si trova neanche l’auto? Che sia magari rinchiusa in qualche edificio, celata da occhi indiscreti? Tutte domande che speriamo possano trovare una risposta a breve.