Storie Italiane torna a parlare del caso di Greta Spreafico, scomparsa da quasi due anni, dal 4 giugno del 2022, da Porto Tolle, in provincia di Rovigo. Edoardo Lucarelli, inviato di Storie Italiane, ha intervistato un vicino di casa di Greta Spreafico, un testimone che ha dato una lettura diversa dei fatti rispetto a quanto ricostruito dalla procura in merito a Gabriele, ex fidanzato di Greta Spreafico.



“La domenica verso le 10:30 – dice il signor Sandro – è entrato in chiesa per la messa, il fidanzato si è avvicinato a mio moglie (il fidanzato dice in realtà che sarebbe arrivato a Porto Tolle la sera ndr) e ha chiesto se avessimo visto Greta, non si è qualificato, non è andato oltre con i discorsi e appena mia moglie ha detto di no se ne è andato”.



GRETA SPREAFICO, IL BIGLIETTO SULLA PORTA E LE PAROLE DI BARZAN

C’è anche un particolare biglietto sulla porta: “L’ho visto il lunedì mattina, il giorno 6 – dice ancora il vicino – non sono andato a leggerlo, in procura mi hanno chiesto se avevo visto il biglietto e mi hanno fatto vedere la foto, c’era scritto ti sto cercando, fatti viva”.

In collegamento Davide Barzan, consulente della famiglia di Spreafico: “Greta non voleva uccidersi, voleva vivere, si era allontanata dal compagno per iniziare una nuova vita a Porto Tolle dove sin da bambina era stata felice. Lei aveva litigato con il compagno ma non conosciamo i motivi reali di questo litigio. Dai messaggi possiamo ricostruire uno stato di costrizione della vittima, è come se qualcuno avesse alimentato un odio sistematico contro i suoi famigliari al fine di ottenere qualche beneficio e io parlo del testamento olografo che Greta ha deciso di fare verso l’ex fidanzato”.



GRETA SPREAFICO, IL COMMENTO DEL FRATELLO

Anche il fratello di Greta Spreafico, Simone, è stato stamane in collegamento con Storie Italiane: “La denuncia di scomparsa da parte del suo ex fidanzato riporta notizie che con la scomparsa non c’entra nulla. Lei è andata a vivere a novembre con il fidanzato e da lì abbiamo avuto poche notizie, quindi quando era scomparsa a giugno non ci eravamo preoccupati perchè non la sentivamo da tempo”. Perchè il fidanzato ha dato la colpa alla famiglia di Greta? “Penso sia abbastanza comodo – risponde il fratello – poi lei soffriva di manie di persecuzione. Lo stato di Greta era abbastanza discutibile. Sono sicuro che qualcuno abbia però alimentato delle fobie, ne ha approfittato, e ciò erano i motivi di dissidio con la famiglia: lei si sarebbe dovuta curare con le terapie prescritte come da accordi con la famiglia. Nel momento in cui si distacca dalla famiglia va in un delirio totale e le persone di Porto Tolle possono testimoniarlo. Sappiamo anche che durante l’ultimo viaggio in Calabria sia successo una lite abbastanza grave con il fidanzato e pare che lui l’abbia abbandonata. E’ una testimonianza da prendere con le pinze ma pare che lui l’avesse tradita”.