Si torna a parlare della misteriosa scomparsa di Kata stamane negli studi di Morning News, talk in onda su Canale 5. Ospite la criminologa Anna Vagli che ha regalato le sue sensazioni sulla vicenda: “Io penso che si tratti di una persona che conosceva Kata – dice riferendosi al presunto rapitore – che sicuramente frequentava l’ex hotel Astor. E’ difficile improvvisare un rapimento in pieno giorno in un ambiente molto frequentato, Kata si è fidata di una persona che conosceva”.



Quindi ha proseguito: “Il tempo è tiranno, ci sono stati ritardi negli indagini, ma è fondamentale indagare nella cerchia stretta, nei rapporti di parentela e amicali, i casi di scomparsa sono sempre riconducibili a qualcuno vicino a famiglia e conoscenti come ci dice la storia della criminOlogia”. Poi Anna Vagli ha spiegato: “Credo poco al sequestro a scopo di estorsione, anche se siamo in un contesto particolare: questi reati non si vedono più ormai da 20 anni, ma anche perchè questo tipo di sequestro viene seguito da una richiesta di riscatto che fino ad ora non è avvenuto quindi bisogna indagare altrove”.



SCOMPARSA KATA, MARCO OLIVA E I SOSPETTI SULLO ZIO

L’inviato di Morning News ha cercato di intervistare alcuni occupanti dell’ex hotel Astor e molti si dicono convinti che il rapitore vada ricercato nella comunità rumena che occupava appunto l’ex stabile, spiegando: “Appena è successo l’episodio molti rumeni se ne sono andati”.

Marco Oliva, in studio a Morning News, punta invece il dito nei confronti dello zio di Kata, Abel: “La figura su cui concentrarci di più è stato lo zio. Mi auguro che i famigliari abbiano tutta la verità, e questo zio è tutto tranne che uno stinco di santo, c’era lo zio durante l’aggressione alla donna incinta è evidente che questo zio, come dicono gli stessi ex occupanti, con il boss della situazione il signor Carlos, dava lezioni e cercava di sbattere fuori delle persone. Forse molteplici persone avevano un risentimento verso questo zio e mi auguro che la bimba non sia finita in queste vicende. Il signor Carlos dice però che non c’entra noniente il racket e le ritorsioni con la scomparsa di Kata, non so come mai abbia questa certezza quindi ci dica qualcosa di più”.