Continua ad essere un giallo la scomparsa di Kata, la bimba di 5 anni sparita da Firenze da 20 giorni, precisamente dal 10 giugno scorso. Quarto Grado ha raggiunto nuovamente i genitori della piccola, intervistati in collegamento in diretta. Miguel e Katharina sono stati ieri in procura per 8 ore: “Non so se siamo vicini ad una svolta, non so chi è il rapitore”, spiega il padre. La mamma ha aggiunto: “Purtroppo non sappiamo niente, dobbiamo lasciare lavorare gli inquirenti. Pensiamo sia stata rapita? Pensiamo di tutto, non sappiamo niente e noi non c’entriamo niente, noi non abbiamo avuto un problema con altra gente”. Su eventuali sospettati, Miguel, il padre spiega: “Non possiamo rispondere perchè non vogliamo mettere a rischio eventuali particolari. Non abbiamo la minima idea di chi possa essere, pensiamo di tutto, ma di preciso non sappiamo”.



E ancora: “Non capiamo perchè l’hanno rapita, forse uno sgarro, qualcuno ha voluto farci una cosa brutta, se hanno litigato con me perchè rapire una bambina? Perchè fare una cosa senza senso”. Quindi l’appello della mamma di Kata: “Ribadisco, lasciatela andare, sono 20 giorni, siamo stanchi di questa situazione, non sappiamo niente, non sappiamo cosa sia successo. Penso che sia viva? Sì, ho messo tutta la fiducia in Dio, sono convinta che Dio la farà tornare presto. Ma assicuro a tutti che noi non c’entriamo nulla”.



SCOMPARSA KATA, I GENITORI: “NON SAPPIAMO COSA FARE…”

E ancora: “La gente dice che non facciamo niente ma perchè non sappiamo cosa fare, è tutto strano, non possiamo andarla a cercare. Io mi domando tutto i giorni cosa sia successo, se avessi una minima idea… io vado sempre dai carabinieri appena ho dei sospetti, ma io non c’entro nulla, ho due figli e sono incapace di fare questo. Tutti i giorni cerco di pensare a cosa possa essere successo”.

Sullo zio Abel: “E’ stato l’ultimo ad averlo vista ma non si ricorda di preciso che ore fossero quando è sparita Kata, non è che uno guarda l’orologio perchè si aspettava che Kata fosse scomparsa. Io spero che sia ancora in Italia”, ha proseguito Kata, anche se comunque la famiglia sta preparando un appello in tutte le lingue di modo che venga diffuso in tutta Europa: “Tutti devono saperlo nell’Ue”, dice Miguel. Sul perchè della visita al campo rom dopo la sparizione, infine: “L’istinto di padre mi ha detto di andare lì, stiamo cercando in tutti i posti”.



SCOMPARSA KATA, ANALISI DEL PERITO SUL VIDEO DELL’URLO

Nel corso della puntata di ieri di Quarto Grado si è analizzato anche il video del famoso urlo che forse appartiene a Kata. Il perito forense Marco Perino ha analizzato l’audio spiegando: “Si tratta di un audio di un volume molto basso, ho analizzato la porzione a livello spettrografico e ho filtrato la porzione. Sembrerebbe un urlo che pronuncia la vocale “i” seguita da un tonfo. C’è poi una decadenza più avanti, potrebbe essere il rumore di un urlo di bimbo che si sovrappone a un rumore metallico”. E ancora: “Il tonfo è netto: potrebbe essere un portellone che si chiude, una saracinesca che si abbassa o la chiusura di una porta a vetri”.

“Fino a cinque anni – dice ancora Perino -, è complesso determinare il sesso. Potrebbe essere compatibile alla voce di una bambina, ma così come quella di altri migliaia di bambini, ma non si può escludere”. Poi il perito conclude: “Nella prima parte si evince la voce di un bimbo o bimba che dice: cosa ha detto?, fa una domanda a qualcuno che presumibilmente conosce. Dopo il rumore metallico si sente la voce di una donna matura che chiede, urla o sgrida: Valentina. Il tutto avviene in circa 7 secondi e arrivano dalla stessa posizione rispetto al microfono”.