Storie Italiane è tornato sul caso della scomparsa della povera Kata, la piccola bimba peruviana sparita dal 10 giugno scorso dall’ex hotel Astor. Dopo l’iscrizione sul registro degli indagati di cinque persone, fra cui due zii della piccola, e dopo le parole di ieri dei genitori di Kata, oggi il programma di Rai Uno ha parlato con Lidia, “l’amministratrice” romena dello stabile dove si trovava l’hotel Astor e dove viveva fino a pochi giorni fa la bimba sparita assieme alla sua famiglia.
Storie l’ha intervistata in quanto la mamma di Kata ha lanciato un appello proprio alla stessa, che però ha detto: “Io non so niente di più di ciò che ho detto, ho detto tutta la verità. Io non ho visto niente quel giorno, non ho notato nulla di strano. La mamma di Kata è venuta da me e mi ha detto che non c’era la bimba, siamo andati in tutte le stanze a controllare, tutti i romeni per bene hanno aperto la porta con il cuore per trovare la bimba, se non c’è è colpa nostra?”
SCOMPARSA KATA, L’AMMINISTRATRICE DELL’ASTOR: “I ROMENI NON C’ENTRANO”
“C’è un indagato romeno? – ha continuato – lui in quel borsone aveva la roba da lavare, portava i vestiti in lavatrice. Ci posso giurare, ti posso mettere la mano sul fuoco che quel ragazzo non c’entra niente. Secondo me la pista più accreditata è uno scambio di bambina, ho questa impressione, è qualcuno che viene da fuori. La bimba è viva, certo, non pensate che è morta, la bimba è in Perù”.
La mamma di Kata è sicura che qualcuno abbia visto qualcuno quel giorno ma come spiegato da Lidia nessuno ha visto niente e tutti avrebbero collaborato nelle ricerche, circostanza quest’ultima che però viene smentito dalla madre della piccola scomparsa. Secondo i genitori qualcuno sa qualcosa ma avrebbe paura di parlare e per questo hanno dato vita ad un fondo per dare soldi a chi fornisce indicazioni concrete per ritrovare la piccola.