Lite in strada tra i genitori di Kataleya, la piccola Kata scompare lo scorso 10 giugno a Firenze. Stando a quanto riportato da Repubblica, si è verificata nel pomeriggio del 19 agosto. Attorno alle ore 17 la coppia, Miguel Angel Chicclo Romero e Kathrina Alvarez, avrebbe avuto un diverbio acceso, tanto che sul posto è intervenuta la polizia. La madre della bambina di 5 anni si trovava in casa, invece il padre in strada. Le urla hanno richiamato l’attenzione di alcuni vicini. All’arrivo degli agenti, il padre di Kata ha spaccato una bottiglia a terra, poi ha minacciato di ferirsi in maniera grave.
La polizia a quel punto l’ha bloccato per la sua incolumità, quindi l’uomo è stato portato al pronto soccorso di Careggi, in stato di agitazione e stanchezza. I medici lo hanno, quindi, preso in carico per i controlli sanitari. Al momento non sarebbero state sporte denunce e il fatto non ha rilievi penali. Non sono note le cause della lite, ma non si esclude che possa esserci il forte stato di tensione che la coppia sta vivendo da quando la figlia Kata è stata rapita a Firenze. La piccola Kataleya è scomparsa dall’ex hotel Astor da oltre due mesi.
FIRENZE, LITE TRA I GENITORI DELLA PICCOLA KATA
La lite tra i coniugi Miguel Angel Chicclo Romero e Kathrina Alvarez si è verificata nella zona di Firenze, dove la famiglia peruviana soggiorna dopo lo sgombero dell’ex hotel Astor. Stando ad una ricostruzione, citata dall’Ansa, la madre di Kata era in casa e il padre nella strada, quando la polizia è intervenuta con equipaggi delle Volanti per ricomporre la situazione, così come succede in molti interventi di routine per discussioni familiari. Da prime informazioni sembra che al rientro del marito da fuori, la moglie non abbia voluto farlo entrare in casa, così da suscitare la reazione dell’uomo. Inoltre, dietro la lite ci sarebbe un altro dissidio avvenuto in precedenza.
Sarebbero stati i vicini a chiamare le forze dell’ordine. Il padre di Kata ora si trova in osservazione in ospedale. Già l’11 giugno Miguel Angel Chicclo Romero, dopo aver appreso la notizia del rapimento della figlia, aveva ingerito del detersivo mentre era ancora detenuto in carcere a Sollicciano, poi all’ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli venne sottoposto a lavanda gastrica. Finché non è stato scarcerato il penitenziario ha attivato il piano di prevenzione del rischio suicidario. Il giorno dopo, anche la madre Katherine ingerì una piccola quantità di candeggina e venne portata d’urgenza all’ospedale di Careggi dove fu sottoposta a lavanda gastrica.