Storie Italiane torna ad occuparsi del caso della povera Kata, la bimba peruviana scomparsa esattamente 4 mesi fa, il 10 giugno scorso, dall’ex hotel Astor di Firenze. Nonostante le indagini siano scattate fin da subito, ad oggi non è stata ritrovata ancora la bimba, e più passano i giorni e più ovviamente monta la preoccupazione. “Purtroppo non ci sono novità – le parole di Carla Lombardi, inviata di Storie Italiane – sono passati 4 mesi ma è come se fosse il primo giorno, non c’è alcuna pista”.
La mamma della scomparsa Kata, intervistata dal programma Rai, ha aggiunto: “Non sappiamo nulla, non ci hanno fatto sapere nulla, io penso che non sappiamo come sia uscita dall’hotel ma io voglio risposte, voglio sapere cos’hanno in mano, cosa stanno facendo, sono passati 4 mesi e non sappiamo nulla. Come è possibile che i criminali che hanno fatto questo sono stati più intelligenti di tutti, senza lasciare tracce?”. E ancora: “Agli inquirenti ho dato tante cose e a questo punto avrebbero dovuto tirare fuori tante cose”.
SCOMPARSA KATA, LA MAMMA: “IO HO UN’IDEA MA NON LA DICO”
La mamma di Kata ha proseguito: “Io ho sempre fornito una sola versione su quello che è successo lì dentro, ma forse non mi hanno prestato attenzione o hanno pensato che quello che ho detto non fosse importante, non lo so. Io ho detto tante cose che portano ad una pista concreta, loro lo sanno. L’ultima volta che siamo entrati nell’hotel abbiamo ricostruito tante cose”.
Ma qual è la pista più accreditata per la mamma di Kata? “Non posso entrare nei dettagli, non voglio entrare le cose precise. Non escludo che sia stata rapita per un motivo riguardante la mia famiglia, potrebbe essere anche uno scambio di persona o che abbiano venduto mia figlia. Mi spiace ma io vedo che non stanno facendo niente, non hanno cercato come si deve cercare una bimba, non hanno cercato neanche nel palazzo vicino, continuano a cercare lì dentro quando sanno che non è lì? Perchè non cercando li attorno?”. E ancora. “Sicuramente l’hanno addormentata o è uscita con una persona tranquilla Kata. Bisogna entrare però in tutti i palazzi, io non capisco come funziona la legge”.