Lo scorso 11 febbraio, un settantenne di Taviano, in provincia di Lecce, Antonio S., viene prelevato dai carabinieri e condotto in carcere in custodia cautelare per i fatti di pedofilia elencati in una lunga ordinanza ben circostanziata. A fornire le fonti di prova sarebbero stati sei adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, indotti dall’uomo a soddisfare le sue richieste. Potrebbero esserci anche altri ragazzini coinvolti nei casi di abusi sessuali dell’anziano salentino? Se lo chiede la trasmissione Chi l’ha visto, che ieri è tornata sulla vicenda. Nel passato dell’uomo ci sarebbero altri episodi gravi, come il tentativo di estorsione perpetrato ai danni dei coniugi Romano nel 1977 quando sparì il piccolo Mauro e lui tentò di estorcere 20 milioni di vecchie lire. La famiglia Romano viveva a Racale, a pochi chilometri da Taviano. Il padre del piccolo Mauro ricorda: “Ci aveva chiesto 20 milioni. Io gli dissi di darmi la prova della presenza di mio figlio ma non faceva niente. “Dicevano che gli tagliavano un dito, un orecchio se non pagavamo”, aggiunge la madre. All’epoca dei fatti l’uomo di Taviano aveva 26 anni ma agli inquirenti negò qualunque legame con la scomparsa del bambino. Per il tentativo di estorsione scontò comunque un paio di anni di reclusione.

SCOMPARSA MAURO ROMANO: C’ENTRA IL PRESUNTO PEDOFILO ARRESTATO?

A carico del settantenne, ora ci sono reati di pedofilia e l’anziano si è rivolto l’avvocato Carlo Portaccio scatenando il malumore dell’opinione pubblica. Ai microfoni del programma di Rai3, l’avvocato ha commentato: “Credo che sia corretto che un avvocato officiato di fiducia anche da parte degli uomini debba accettare l’incarico perchè il diritto di difesa è un diritto sacrosanto fermo restando che l’avvocato difende il diritto e mai il delitto”. Gli incontri tra l’uomo accusato di pedofilia e i ragazzini minorenni avvenivano in un punto ben preciso. Un giorno il padre di uno di questi ragazzini seguì il figlio assistendo ad una scena raccapricciante: l’anziano che baciava in modo morboso il ragazzino appena 12enne. Agli inquirenti si è giustificato dicendo che stava facendo quasi da “nave scuola” per questi ragazzini. L’avvocato difensore, ex sindaco di Taviano, ha dichiarato che all’epoca non era a conoscenza delle attività del suo attuale assistito. “Avrei intensificato la vigilanza davanti alle scuole e chiesto aiuto ai vigili urbani ma anche ai carabinieri”, ha commentato. Ma l’uomo arrestato ha a che fare con la scomparsa del piccolo Mauro Romano? L’avvocato della famiglia del piccolo ha chiesto la riapertura delle indagini.