A Storie Italiane si torna a parlare del caso della scomparsa di Samira. Nella giornata di ieri è rientrato in Italia Mohamed, il marito della donna, che al momento sembrerebbe essere detenuto presso il carcere di Milano. Secondo quanto svelato dal programma di Rai Uno, non è però da escludere che lo stesso sia stato già trasferito presso la casa circondariale di Rovigo. Vittorio Introcaso, giornalista di “Storie”, ha spiegato: “Alle ore 9:58 è uscito un furgone dal carcere di Milano, che ipoteticamente potrebbe raggiungere Rovigo attorno alle ore 12:30/13”. Tutto è comunque da confermare anche perchè l’avvocato di Mohamed al momento è all’oscuro di tutto: “Io mi sono organizzato per andarlo a trovare al più presto – le parole di Daniele Pizzi sempre al programma Rai – che sia a Milano o a Rovigo. I contatti telefonici con i clienti in carcere sono ovviamente vietati mentre si possono incontrare di persona. Io per ora non sono stato avvisato di nulla, ma non è una prassi insolita”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SCOMPARSA SAMIRA, MOHAMED IN CARCERE A MILANO

Per Mohamed Barbri, marito di Samira El Attar, si sono aperte le porte del carcere. A darne conferma è stata la pagina social della trasmissione Chi l’ha visto che ha annunciato l’arrivo in Italia dell’uomo. “E’ stato trasferito oggi nel carcere di San Vittore a Milano”, scrive la trasmissione di Rai3. La conferma arriva da parte dello stesso avvocato Daniele Pizzi, difensore di Mohamed, in attesa di tutti gli aggiornamenti che saranno resi questa sera nel corso della nuova puntata del programma. L’uomo, 39 anni, arrestato in Spagna dopo la sua fuga del primo gennaio da Stanghella – luogo dal quale è scomparsa lo scorso ottobre la moglie Samira – è accusato di omicidio e occultamento di cadavere della donna. Oggi è atterrato a Milano per essere trasferito temporaneamente al carcere di San Vittore. Il tunisino era stato raggiunto a Madrid da un mandato di cattura internazionale ed è stato poi riportato nel nostro Paese dove, almeno per il momento, proseguirà la sua custodia. Lo conferma il suo avvocato, come ribadisce anche Fanpage.



SCOMPARSA SAMIRA, MOHAMED IN ITALIA: PROSEGUONO LE RICERCHE

Nel frattempo, i carabinieri sono tornati oggi a Stanghella, nel Padovano, luogo dal quale si sono perse le tracce di Samira El Attar per un nuovo sopralluogo nel casolare di via Gorzon Sinistro inferiore, dove Mohamed è rimasto per circa tre ore la notte della sparizione della donna e dove si ipotizza che si sia consumato il presunto delitto di Samira. L’uomo quel giorno non ha denunciato la scomparsa della moglie. Nel mirino dei militari, questa volta, un tombino che nasconde un vecchio pozzo in disuso all’interno del quale sono stati cercati elementi riconducibili alla mamma. Nei giorni scorsi sono state individuate, isolate e repertate ben dodici tracce biologiche che ora saranno sottoposte all’analisi dei Ris per poi confrontare il Dna con quello del marito e della presunta vittima. Continua intanto l’ipotesi del movente economico che avrebbe spinto l’uomo ad agire. Mohamed, secondo gli inquirenti, avrebbe temuto una eventuale separazione che avrebbe significato la perdita dei soldi ottenuti dal lavoro di Samira come badante, sia l’assegno per l’accompagnamento assegnato alla piccola figlia di 4 anni affetta da un problema di salute.