Spuntano delle novità in merito alla scomparsa di Samira, la donna marocchina sparita da Stanghella, in provincia di Padova, lo scorso 21 ottobre. Stando alle ultime rivelazioni svelate da Il Gazzettino, sarebbe spuntato un testimone che avrebbe visto una coppia di magrebini abbracciarsi sull’argine del fiume Gorzone, la mattina della sparizione della 42enne di cui sopra. Così ha raccontato ai carabinieri una persona che abita in zona, e che inizialmente non aveva fatto poi così tanto caso alla scena, sembrandole normale. Solo in seguito, collegando i fatti, ha capito che probabilmente avrebbe dovuto testimoniare quanto visto alle forze dell’ordine. Di conseguenza si continuano ad effettuare ricerche soprattutto nei numerosi pozzi della zona, dove non è da escludere potrebbe essere stato occultato proprio il cadavere di Samira.
SCOMPARSA DI SAMIRA, SPUNTA UNA NUOVA TESTIMONIANZA
I carabinieri hanno messo in campo i cani molecolari nonché i georadar, e ormai sono più di 100 giorni che si cerca nelle campagne del padovano, senza però cavare un ragno dal buco. Nel frattempo il marito di Samira, Mohamed Barbri, continua a rimanere in carcere a Rovigo, ma continuando a dichiararsi innocente. Le forze dell’ordine lo hanno iscritto sul registro degli indagati con le accuse gravissime di omicidio e di occultamento di cadavere, alla luce anche della recente “fuga” in Spagna avvenuta il primo gennaio scorso. Il caso resta complesso anche perchè in questi mesi non si è trovato uno straccio di prova: manca l’eventuale cadavere e manca anche la bicicletta con cui Samira sarebbe uscita quella mattina del 21 ottobre per poi non fare più ritorno a casa. A riguardo va segnalato come il gps dello smartphone di Barbri abbia segnalato la presenza dello stesso, la notte prima della scomparsa, lungo la strada che costeggia proprio il fiume Gorzone: ha percorso 1.7 chilometri in 38 minuti, forse perchè trasportava qualcosa di pesante?