Nella giornata di ieri si è tenuta una nuova udienza del processo riguardante la scomparsa di Sara Pedri, giovane ginecologa sparita da Forlì il 4 marzo del 2021 e mai più ritrovata. In aula l’ex primario Tateo, accusato di maltrattamenti, che ha parlato per quasi otto ore, commuovendosi quando il discorso si è spostato proprio sulla dottoressa: «Non ho mai avuto alcun sentore del suo disagio o di difficoltà particolari, se non quando è arrivata una richiesta di malattia».



L’ex direttore dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia Saverio Tateo, come ricorda il Corriere della Sera, è alla sbarra insieme alla sua vice Liliana Mereu, accusati entrambi dello stesso reato. Il quotidiano di via Solferino parla di una udienza fiume e faticosa durante la quale il primario ha raccontato la sua verità rispondendo alle domande degli avvocati Salvatore Scuto e Nicola Stolfi, nonché a volte incalzato dal giudice Marco Tamburrino.



SCOMPARSA SARA PEDRI, TATEO: “MI DISSE CHE NON SI TROVAVA BENE…”

E’ emerso che Sara Pedri lo aveva chiamato da Forlì dopo che si era presa un periodo di malattia, e solo allora il primario si era reso conto del malessere della donna: Mi disse che non si trovava bene, le risposi di farsi forza che avremmo potuto aiutarla, trasferirla», ha detto il medico. Sara sarebbe dovuta rientrare a lavoro a inizio marzo presso l’ospedale di Cles, ma in reparto non ha fatto mai ritorno; ha infatti inviato una lettera di dimissioni ed è poi scomparsa, svanita nel nulla. La famiglia è convinta che la giovane donna si sia suicidata per via del clima del lavoro.



«Fui informato la sera da un medico, chiesi in reparto se qualcuno aveva con lei un rapporto più stretto e poteva sapere che cosa era successo», ha commentato Tateo riferendosi al giorno della scomparsa, dopo aver letto una lunga email che gli aveva mandato la dottoressa Pedri per ringraziarlo. Il primario ha poi parlato della riorganizzazione del reparto voluta dallo stesso, ma che secondo il camice bianco non sarebbe piaciuta a tutti. Novità che hanno portato a livelli di eccellenza, facendo capire come i suoi nuovi metodi di lavoro avevano avuto degli importanti risultati.

SCOMPARSA SARA PEDRI, TATEO: “IN REPARTO SI ERANO CREATE DELLE FAZIONI”

“Le sue decisioni, che sarebbero state dettate solo da motivazioni di natura gestionale — ha ribadito — , avrebbero creato malumori in corsia. Secondo Tateo forse qualcuno era scontento perché aveva mire di carriera e non sarebbe stato accontentato, ma non c’era volontà di penalizzare o sminuire la professionalità delle dottoresse”, sottolinea il Corriere della Sera.

Il giudice ha chiesto al medico: «Perché, se andava così bene, ci sarebbero stati questi malumori?». La replica: «Si erano create delle fazioni», «c’era una fazione contro di me». Tateo si era reso conto di queste divisioni solo in un secondo momento, ma comunque nessuna vessazione ne maltrattamento, solo normali problematiche. Le 8 ginecologhe che si sono costituite parti civili, nonché altre parti offese, raccontano però una verità differente: «Turni massacranti, aggressioni verbali». Ma Tateo ha ribattuto anche su questo punto. La sentenza dovrebbe arrivare solo entro la fine dell’anno.