Tensione alle stelle tra migranti africani e funzionari della Guardia nazionale del Messico al confine col Guatemala: botte da orbi e scontri a mani nude tra opposte fazioni che la dicono tutta su come il fenomeno delle migrazioni, e in particolare la sua gestione, rappresenti una delle sfide più impegnative di questo secolo. Come testimoniato da un video pubblicato da “Il Corriere della Sera”, dopo la decisione delle forze dell’ordine, più di una settimana fa, di sigillare l’ingresso principale del campo migratorio chiamato “21° secolo” nella città di Tapachula, nei pressi del Guatemala, gli africani hanno tentato di forzare il blocco protestando aspramente per le loro condizioni e per il fatto che gli venga impedito di oltrepassare il confine per continuare il proprio “viaggio della speranza”.



SCONTRI A MANI NUDE TRA MIGRANTI E POLIZIA

Negli scontri a mani nude tra migranti africani e uomini della Guardia Nazionale del Messico è emersa tutta la frustrazione dei primi, impossibilitati a muoversi per come vorrebbero. Uno dei migranti ha parlato con i giornalisti per spiegare le ragioni del gruppo:”La polizia stava colpendo la gente, all’inizio la gente stava dicendo “no violenza, no violenza”, ma quando le persone sono iniziate ad arrivare lì, hanno iniziato (i poliziotti) a colpire la gente, gli africani, i bambini e tutti quanti. Loro non vogliono aiutarci, stanno solo dicendo che non vogliono problemi con noi. Siamo qui perché non abbiamo nulla da mangiare, non abbiamo una casa, nessun posto dove dormire, niente da mangiare: abbiamo solo bisogno di documenti d’uscita per poter continuare i nostri viaggi“. Ma li otterranno?



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