Un uomo di 34 anni è morto in uno scontro tra un monopattino e un’auto a Roma. È accaduto la scorsa notte nel quartiere Trieste, in via Chiana. Alla guida della vettura, una Mini One, un ragazzo di 19 anni che si è fermato a prestare soccorso. Entrambi i mezzi sono stati sequestrati e ora sono in corso le indagini da parte della polizia locale per ricostruire l’esatta dinamica dello scontro. Sono sei i morti in monopattino da inizio anno in Italia. Un’emergenza, vista anche la scia lunghissima di incidenti e feriti sulle strade.
Consumerismo No profit, associazione dei consumatori che ha avviato una campagna per la sicurezza alla guida dei monopattini, ha definito quanto accaduto a Roma la scorsa notte una tragedia annunciata: “L’escalation di incidenti anche gravi che coinvolge i monopattini in Italia e l’ennesima morte sulle strade dimostra la totale inadeguatezza delle norme attualmente in vigore – ha affermato il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele -. Solo nel 2020 in Italia si sono registrati 564 sinistri gravi a bordo di monopattini, 518 feriti e un decesso (nonostante il lockdown), mentre la tragedia odierna porta a ben sei il conto delle vittime a bordo di tali mezzi da inizio 2021″.
MORTO IN MONOPATTINO A ROMA: “SERVONO NORME E OBBLIGHI”
“Per tale motivo – continua l’associazione dopo l’ultima morte in monopattino avvenuta a Roma la scorsa notte – abbiamo inviato a Camera e Senato una serie di richieste per accelerare l’iter sulle norme in discussione volte a incrementare la sicurezza, e chiesto a governo e parlamento di introdurre per i monopattini l’obbligo non solo di casco, targa, patentino e assicurazione, ma anche di indicatori di svolta (frecce), catadiottri laterali, doppio freno anteriore e posteriore, tachimetro, specchietti retrovisori, giubbotto o bretelle retroriflettenti ad alta visibilità, tutte misure che, e attuate, garantirebbero maggiore sicurezza a chi usa i monopattini ed eviterebbero l’ennesima strage come quella avvenuta nella notte a Roma”.
Le autoscuole hanno lanciato l’allarme: “A meno di dieci giorni dall’incidente mortale di Sesto San Giovanni – ha affermato Christian Filippi, segretario nazionale della sezione autoscuole della Confarca – torna alla ribalta della cronaca il monopattino elettrico e la sua pericolosità. Dalle prime ricostruzioni fornite dalla polizia locale, si può desumere un mancato rispetto delle precedenze da parte dell’utilizzatore del monopattino, in quanto l’automobilista sarebbe passato con il semaforo verde. Purtroppo a molti di quelli che utilizzano il monopattino elettrico manca la percezione del pericolo, la consapevolezza di essere ‘l’anello debole’ della circolazione stradale”. In Commissione Trasporti si sta valutando di accorpare le varie proposte di legge ed entro la fine di settembre di terminare il ciclo di audizioni: tra le ipotesi ci sono anche quelle di un corso obbligatorio per i non titolari di patente, suddiviso in 6 ore di teoria e 2 di guida pratica, e l’obbligo del casco.