Vibrante confronto a Cartabianca tra Salvini e Lucci sul tema riaperture. L’ex inviato de Le Iene ha aperto il dibattito chiedendo al segretario federale della Lega: «L’altro giorno ho letto che hai detto “o si riapre tutto o sarà un disastro”. Ho pensato che non fosse una grossa novità, la novità è risolvere l’eventuale disastro. Non si può riaprire tutto». Immediata la replica dell’ex ministro dell’Interno: «I sindaci di tutti Italia hanno detto che riaprire i ristoranti la sera è una buona idea, anche il governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini mi ha dato ragione. Nessuno pensa a riaprire i locali ed andare in 500».
«Abbiamo visto che quando si riapre tutto succede un casino», il giudizio di Enrico Lucci, che si è detto parecchio pessimista a tal proposito. Nessun passo indietro da Salvini: «Il problema è legato al trasporto pubblico e alla scuola. Sull’aereo viaggio a 20 centimetri di distanza dal tizio di fianco a me e l’aereo è pieno. Il virus sull’aereo non attacca. Oggi a pranzo eravamo in due a cinque metri da quello di fianco. Fare la stessa cosa a cena non è un capriccio di Salvini, ci sono migliaia di posti di lavoro in ballo».
SCONTRO SALVINI LUCCI A CARTABIANCA
Enrico Lucci ha poi incalzato il leghista: «Adesso tu sei governo, quindi dovesti essere preciso nelle cose. Gli impianti di sci hanno investito tanto, avranno per il 1° marzo i ristori? E per il 1° giugno quanti vaccinati ci saranno in Italia?». Dopo aver analizzato il tema vaccini – «Eh, faccio il terno al Lotto… In Regione Lombardia se ci sono tutti i vaccini promessi entro fine giugno si vaccineranno tutti coloro che hanno più di 18 anni. Questi sono i dati di Bertolaso. Se al posto di Arcuri ci fosse Bertolaso questo sarebbe il risultato nazionale» – Salvini ha fatto una battuta: «Ti vedo agitato, cosa c’è che ti preoccupa?». Netto Lucci: «Quando riapri la sera, esce fuori una marea di gente che non controlli, lo vuoi capire o no? Se riapri la sera c’è un bordello in giro che non contieni». Così, infine, il leader del Centrodestra: «Gli italiani vogliono tornare a vivere ed a respirare, facciamoglielo fare».