Mentre dei progetti paralleli della Nasa rivelano che presto un asteroide potrebbe colpire il nostro pianeta e che invece su Marte la missione Rover avrebbe trovato tracce di gas metano, la ricerca di nuovi pianeti abitabili forse fa segnare un importante passo in avanti: nelle ultime ore proprio l’agenzia spaziale americana ha infatti annunciato che, grazie ai dati forniti dal telescopio TESS, sarebbero stati individuati ben tre nuovi mondi e che sono di notevole interesse non solo perché sono fra gli esopianeti più vicini alla Terra (tra quelli attualmente conosciuti) ma anche per il fatto che uno di questi potrebbe essere “potenzialmente abitabile”. Come è facile intuire, in questo caso il condizionale è d’obbligo ma se la vita in colonie extra-mondo, come si accenna in “Blade Runner”, è ancora di là da venire, questo sistema extrasolare scoperto solo di recente e che ruota attorno a una stella nana a circa 73 anni luce di distanza da noi potrebbe ance riservare delle sorprese interessanti.
IL TELESCOPIO TESS SCOVA UNA “SIMIL TERRA”
Grazie al lavoro del telescopio TESS (acronimo di Transiting Exoplanet Survey Satellite) lanciato in orbita nel 2018 e che è nato per cercare nuovi pianeti attraverso il metodo fotometrico del transito, si è infatti individuato un esopianeta che avrebbe una massa sestupla e che sarebbe distante “solo” 31 anni luce: ribattezzato GJ-357 dagli scienziati della Nasa, si trova nella costellazione dell’Idra e anche se si tratta solo di supposizione è comunque affascinante immaginare che possa trattarsi della tanto vagheggiata altra Terra. Il sistema extrasolare Toi-270, situato nella costellazione meridionale Pictor, ospiterebbe infatti tre mondi alieni: due di questi sarebbero dei cosiddetti pianeti sub-Nettuno mentre il terzo è stato definito una sorta di “super Terra” rocciosa. Ma l’interesse maggiore lo ha destato il pianeta conosciuto col nome in codice di Toi-270d, il più grande e che è anche il più vicino alla Terra: la sua temperatura si aggirerebbe infatti attorno ai 66 gradi, molto inferiore rispetto a quella di altri mondi conosciuti, e non è così peregrina l’idea che, se fosse dotato di una atmosfera densa, potrebbe presentare anche dell’acqua allo stato liquido. Ad ogni modo tutti e tre i pianeti presentano dimensioni simili al nostro e questo incoraggia la ricerca dal momento che questo misterioso sistema solare potrebbe ospitarne altri in cui le condizioni che favoriscono la presenza della vita potrebbero essere molto più probabili. In attesa di riscontri più certi oltre a quelli forniti da TESS e dalla fotometria, è bello sognare con lo sguardo rivolto all’insù…